VIRTUS
82
FENERBAHCE ISTANBUL
86
SEGAFREDO : Pajola 2, Cordinier 10, Clyburn 8, Shengelia 23, Zizic 18, Hackett 2, Belinelli, Morgan 14, Polonara 2, Diouf 3, Tucker ne, Grazulis ne. All. Banchi.
FENERBAHCE ISTANBUL: Zagars 2, Biberovic 11, Hayes-Davis 19, Colson 18, Sanli 5, Guduric 21, Mays, Melli, Birch 8, Pierre 2, Marjanovic ne, Mahmutoglu ne. All. Jasikevicius.
Arbitri: Perez, Nikolic, Kowalski.
Note: parziali 22-23; 38-37; 61-56. Tiri da due: Virtus 19/34; Fenerbahce 19/32. Tiri da tre: 8/29; 13/33. Tiri liberi: 20/29; 9/13. Rimbalzi: 35; 39.
La Virtus prima si illude di poter sconfiggere la capolista Fenerbahce e poi come al solito quando si parla di Eurolega fa i conti con il disagio della delusione.
L’ultima partita della V nera all’Unipol Arena non è molto diversa dalle altre con una squadra che in alcuni momenti fa vedere il suo talento e in altri ha improvvisi cali di concentrazione.
Scivoloni che consentono agli avversari di spuntarla e che lasciano la formazione di Luca Banchi in fondo alla classifica. Per battere i turchi bisogna essere perfetti e i bianconeri che a 2’ dalla fine del terzo quarto hanno raggiunto il +10 (58-48) ritoccando, grazie a una tripla di Shengelia, lo stesso vantaggio con 7’52’’ (69-59) da giocare, lo sono stati. Ma non tutti.
E’ complicato vincere le partite se le prime due punte offensive, Marco Belinelli e Will Clyburn danno o niente o poco, nonostante l’encomiabile Toko Shengelia che giochi un’altra partita superlativa. Lo segue Ante Zizic, ma se è vero che senza lunghi non vai da nessuna parte, è altrettanto vero che i lunghi da soli non bastano.
A 1’56’’ dal suono dell’ultima sirena Isaia Cordinier si fa perdonare due sciocchezze consecutive (tecnico per ’simulazione’ e fallo su tiro da tre che riportano in parità la gara), infilando la tripla dell’80-77. La Virtus è, però, già in tilt da un paio di azioni, mentre dall’altra parte Guduric e Hayes-Davis si caricano sulle spalle il Fenerbahce.
Con 20’’ alla fine l’82-81 (due liberi di Morgan) è l’ultimo fuoco di paglia. Hayes-Davis supera da tre, 82-84, Pajola avrebbe la tripla per l’ultimo sorpasso, ma colpisce il ferro. Poi altri due liberi di Hayes-Davis. Il cinismo porta a dire che è stata fatta tanta fatica per niente, ma intanto si torna in campo giovedì prossimo a Parigi.
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