Venerdì al centro Bacchelli raccolta per la polisportiva San Mamolo e la palestra Sant’Eugenio. Figurine, solidarietà e derby: una sera nel segno di Fultz e Schull

Una serata di beneficenza a Bologna per ricordare due leggende del basket cittadino e raccogliere fondi dopo l'alluvione. Derby delle figurine tra Virtus e Fortitudo per celebrare la storia del basket locale.

Figurine, solidarietà e derby: una sera nel segno di  Fultz e Schull

John Fultz e Gary Schull, due icone del derby e della Città dei Canestri

Ci hanno lasciato da tempo. Ma il loro ricordo non solo è sempre fresco, ma è pure parte integrante della storia di Basket City. John Kociss Fultz e Gary Baron Schull, "cugini mai, solidali sempre". E’ il tema della serata in programma venerdì, alle 18, all’Auditorium Bacchelli sarà proprio questo. Una serata per aiutare la polisportiva San Mamolo e la palestra Sant’Eugenio, che hanno dovuto fare i conti con l’alluvione che, il mese scorso, ha sconvolto Bologna.

Ci saranno le figurine benefiche, ci sarà Minerva Edizioni. Un’iniziativa per raccogliere fondi e per raccontare storie legate al derby che tanto manca alla Città dei Canestri. Un derby, quello tra Virtus e Fortitudo, che celebrerà tra poco i 58 anni di storia – prima stracittadina tra i due club, in Piazza Azzarita, nel dicembre 1966 – che ha fatto parte integrante della storia della città. Ci saranno Marco Bonamico, Nino Pellacani, Robert Fultz (figlio di John) ed Enrico Schiavina, coordinati da Marco Tarozzi.

Sarà possibile raccogliere fondi grazie all’entrata a offerta libera e al contributo attraverso il progetto "Adotta con La figurina" e le figurine solidali di Figurine Forever sul basket che saranno disponibili.

Chi vincerà il derby delle figurine? I tifosi dell’Aquila potranno scegliere tra le sticker di Gary Schull (scomparso nel 2005), Nino Pellacani e Ruben Douglas (morto il 12 aprile di quest’anno). Quelli bianconeri potranno rispondere con John Fultz (che si ha lasciato nel gennaio 2023) e Marco Bonamico (che nel 1976/77 fu prestato dall’avvocato Porelli all’allora Alco, che avrebbe chiuso con il terzo posto e la finale di Coppa Korac).

Ci sarà anche un terzo incomodo, perché il Mito per antonomasia del basket italiano ha dato la propria adesione. E ci sarà la figurina solidale di Dino Meneghin, che negli anni Ottanta fu a un passo dalla Fortitudo e il cui figlio Andrea, oggi telecronista, ha proprio indossato la maglia biancoblù dopo un’estate, quella del 2000, nel quale fu conteso a suon di miliardi (c’erano ancora le lire) proprio da Fortitudo e Virtus.

a. gal.

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