Concentrazione massima, volti seri e testa sul campo: c’è da riscattare un pari che sa di sconfitta e c’è da cominciare a correre, anche in Europa. Così si è presentato ieri mattina il Bologna a Casteldebole, al secondo giorno di fila di allenamenti dopo l’amaro sabato pomeriggio del Ferraris, mentre il cielo grigio sul centro tecnico Niccolò Galli rispecchiava un po’ l’umore di tutti dopo quel doppio vantaggio divorato mentre la strada dei tre punti sembrava già essere spianata. Nubi in alto e sorrisi zero ad altezza uomo, niente a che vedere con le facce distese e gli sguardi allungati prima dello Shakhtar, sempre a Casteldebole, a poche ore dal debutto tra le stelle: era un mese fa, ma sembra passata una vita. Sul rettangolo verde, la tradizionale rifinitura: risveglio muscolare, corsa, slalom e scatti.
Ed ecco che arriva il primo raggio di sole: Lewis Ferguson, con tanto di pettorina oro della Champions, a correre con i compagni e a rendere il lunedì un po’ meno lunedì, per la squadra e per tutti quelli che hanno a cuore il rossoblù. Lo scozzese non ci sarà, ma intanto il recupero procede: Lewis ha aumentato i carichi di lavoro, svolge tutti gli allenamenti, compresa la parte tattica, saltando solo la partitella finale. Ci saranno invece Ndoye e Iling Junior, che per Marassi non sono partiti a causa dei rispettivi acciacchi ma che sono stati convocati regolarmente per il Villa Park, col secondo che avrà il compito principale di farsi rimpiangere dai ‘Villans’, dopo che in estate lo hanno fatto rimbalzare come una trottola, tra Torino, Birmingham e le due torri.
Tutti in fila verso i conetti, mentre il countdown dei 15 minuti dedicati alla stampa viaggia rapido, a guidarla c’è il "sindaco" De Silvestri, all’ennesima vigilia da fuori lista, ma con la stessa voglia e intensità di sempre. Con lui, anche gli altri "esclusi" Dominguez e Karlsson, le due facce opposte della medaglia rossoblù: uno che sgomita con entusiasmo per trovare spazio e l’altro che questo spazio sembra proprio non trovarlo. Poi, è tempo di "torelli", divisi per gruppi, la palla viaggia veloce mentre Vincenzo Italiano scruta uno ad uno i suoi ragazzi, con tanto di blocco per prendere appunti. Da un’altra angolazione, anche gli occhi di Giovanni Sartori affondano sul campo. Ma questa sera il focus di entrambi e del gruppo sarà sull’Aston Villa, dove i fatti saranno molto più importanti degli sguardi e delle parole.
Giovanni Poggi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su