REAL MADRID
98
VIRTUS BOLOGNA
86
REAL MADRID: Campazzo 14, Abalde 8, Hezonja 20, Ndiaye 2, Tavares 14, Rathan-Mayes 17, Ibaka 11, Llull 6, Deck 6, Gonzalez, Duru, Gueye. All. Mateo.
SEGAFREDO BOLOGNA: Pajola, Cordinier 18, Clyburn 15, Shengelia 20, Zizic 8, Hackett, Tucker 2, Diouf 10, Morgan 3,Belinelli 10, Polonara, Grazulis ne. All. Banchi.
Arbitri: Pastusiak, Kardum, Majkic.
Note: parziali 28-25, 53-49, 80-67. Tiri da due: Madrid 22/35; Virtus Bologna 21/39. Tiri da tre: 15/35; 11/26. Tiri liberi: 9/12; 11/14. Rimbalzi: 39; 26.
MADRID (Spagna)
Giocare a ritmi alti risulta indigesto alla Virtus che, dopo il capitombolo di Varese, deve incassare uno stop anche a Madrid. Dal punto di vista del valore lombardi e spagnoli non sono paragonabili, e questo conferma che il problema è tutto nella testa della V nera per un copione che ormai sembra essere un tratto distintivo della squadra allenata da Luca Banchi.
C’è sempre un momento della gara dove la spina si stacca e si riattacca dopo che gli avversari hanno preso fiducia. In Eurolega questo significa che chi ti sta di fronte mette la freccia e sorpassa senza particolari problemi, mentre in campionato le cose sono andate meglio. Almeno fino a domenica. Questa volta il momento della frittata dura quasi tutto il terzo quarto con i padroni di casa che toccano il +13 (73-60) e poi respingono sistematicamente i tentativi bolognesi di ricucire lo strappo.
Ci sarà anche il -22 (98-76) nonostante le prove importanti di Toko Shengelia e Isaia Cordinier che animano due ipotesi opposte. I benevoli parlano di attaccamento alla maglia, i malevoli sostengono che i due vogliono mettersi in mostra a caccia di un contratto migliore la prossima stagione.
Il risultato non cambia dato che predicano in un deserto dove tutto il resto può essere definito sterile o arido. La V nera illude in apertura toccando il +6 (28-34), ma il fuoco di paglia si consuma in un amen anche perché quando si va a fondo sono proprio i più esperti i primi a scomparire. Senza la partenza di Ante Zizic o Andrejs Grazulis, sul mercato non ci si va, anche se qualche accorgimento non sarebbe sbagliato soprattutto tra i lunghi.
Venerdì arriva il Panathinaikos che ieri ha vinto contro il Maccabi. La ciliegina avvelenata su una torta amara come il fiele arriva da Berlino, dove l’Alba ha vinto e così la Virtus è di nuovo tra le ultime.
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