GIANMARCO MARCHINI
Sport

Thiago Motta e il ritorno a Bologna: cori dei tifosi e sfida con la Juventus

Thiago Motta affronta il Bologna tra cori dei tifosi e una Juventus in difficoltà. Sfida cruciale all'Allianz Stadium.

Thiago Motta, 42 anni, oggi ritrova il Bologna che ha guidato per due stagioni

Thiago Motta, 42 anni, oggi ritrova il Bologna che ha guidato per due stagioni

Thiago Motta alza la testa di scatto, sgrana gli occhi e interrompe la domanda. "Io, problemi con i tifosi? Quali tifosi?", chiede Thiago. Gronda di stupore. Il giornalista, altrettanto stupito, argomenta l’ovvio: "Mi riferisco ai cori contro di lei che sono stati fatti martedì sera al Dall’Ara dai tifosi del...". Altro intervento a gamba tesa: "Io a Bologna ho passato due anni bellissimi, sia a livello umano che sportivo. Su tutto il resto non ho niente da aggiungere". Non c’è niente da capire, direbbe De Gregori.

Quel giorno è arrivato, e questo siparietto altro non fa che dimostrarlo. Il giorno in cui Motta ritrova il Bologna. Presente e passato che finalmente si guardano negli occhi, dopo quel freddo comunicato che la mattina del 23 maggio aveva messo fine a un amore proprio davanti all’altare della Champions. La resa dei conti, però, rischia di essere annacquata nel contesto generale di un Allianz Stadium tutto bianconero: la curva rossoblù per il secondo anno di fila diserterà l’appuntamento in protesta per il caro biglietti. Tanto livore per nulla. Tutto rinviato a maggio 2025, quando lì, davvero, Thiago dovrà fare i conti con una Bologna spaccata a metà tra senso di tradimento e riconoscenza per un’annata, la scorsa, scolpita nella storia del club emiliano.

I conti, Thiago, oggi dovrà farli con una classifica che vede il Napoli capolista lontano 6 punti. E con la vittoria che latita da un mese (il 2-0 nel derby al Torino) e il pareggio-beffa di Lecce, la Juve è finita ai margini dei discorsi scudetto. "Accettiamo e rispettiamo chi non ci considera in lotta, giusto o sbagliato che sia – si limita a dire Motta –. Non possiamo controllare tutto". Non sarà semplicissimo controllare un Bologna che si presenta caricato dal poker in Coppa, ma soprattutto dalle quattro vittorie nelle ultime cinque in campionato. "Sta bene, è una grande squadra, pressa molto e gioca tanto in verticale. Dovremo fare una grande prestazione". Aver recuperato Vlahovic potrebbe aiutare in tal senso. Soprattutto in una squadra che secondo Sua Maestà Buffon manca di leadership in campo. "Gigi lo stimo, lo conosco e so che lui parla sempre per il bene del club. I leader siamo tutti in questa Juventus".

La lista dell’emergenza bianconera resta lunga: Milik, Bremer, Cabal, Nico, Douglas Luiz e McKennie. Non è meno gonfia, la borsa dei rimpianti, dall’altra parte, con Vincenzo Italiano che dovrà prescindere da Orsolini su un campo dove i rossoblù non vincono dal 2011. Arrivava da cinque gol nelle ultime sei gare per Orso. Ad armare le speranze del Bologna, però, ci sono Castro e Ndoye, entrambi on fire.

Chiusura doverosa su Italiano che, ieri, ha dato una definitiva spallata al paraggone con Motta ("Basta, non ha senso, e non fa bene a nessuno") e ha definito "ingiusti" i cori dei tifosi rossoblù contro Thiago. Chapeau.

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