Ultime curve di mercato per la Fortitudo. Squadra praticamente fatta in casa Effe dove se da un lato continua la campagna abbonamenti, dall’alto a tenere banco è ovviamente la campagna rafforzamenti voluta dalla società per puntare la scalata alla serie A. La conferma di quattro quinti del quintetto che ha raggiunto la finale della passata stagione, una panchina più lunga e un ala americana di assoluto valore fanno valere la più di quel decimo posto che qualcuno assegna in partenza, a mercato ancora aperto, alla Effe. La Fortitudo c’è e anche se il campionato di serie A2 che l’attende, girone unico a 20 squadre con 38 partite di stagione regolare, appare lungo e impegnativo, la formazione affidata a Devis Cagnardi ha tutte le carte in regola per poter essere protagonista fino alla fine, oltretutto se dovesse arrivare, nel ruolo di secondo lungo, Kenny Gabriel. Il lungo nativo di Charlotte è in cima ai desideri di Cagnardi e di Nicolò Basciano e Teo Alibegovic, gli uomini mercato della società del presidente Stefano Tedeschi, ma è anche il giocatore che tanti tifosi della Effe sognano per completare nel migliore dei modi un organico capace, come detto, di puntare in alto, molto in alto. Al giocatore non mancavano le proposte, in Italia ma anche dall’estero, ma dopo una prima fase con proposta iniziale, un momento di riflessione, adesso con una successiva riaccelerata sembra proprio che "questo matrimonio s’ha da fare". Speranza, certezza e consapevolezza di aver ingaggiato un elemento che, nonostante la non verdissima età, in A2 è in grado di fare la differenza, di certo prima di cantar vittoria in Fortitudo si attende di vedere nero su bianco, con la firma del giocatore sul contratto già inviato da qualche giorno all’entourage dell’ex giocatore di Brescia. Con la firma di Gabriel si chiuderà in pratica, o quasi, il mercato della Fortitudo che rimane alla ricerca di un centro di riserva che possa dare un cambio a Freeman, si parla sempre di Cusin ma si cerca anche altro nel poco ancora a disposizione. Alternative al centro ex Torino sono poche e di basso livello, con tanto rammarico per non essere riusciti a trattenere Morgillo. Sul fronte uscite c’è ancora un po’ di lavoro da fare: rimangono infatti da piazzare gli esuberi Giuri e Giordano che a conti fatti, con l’arrivo di Sabatini in cabina di regia al fianco di Fantinelli, sono a tutti gli effetti in più in questo organico. Con l’arrivo di Gabriel quella che va delineandosi è una Fortitudo intrigante e di qualità, con un reparto lunghi Gabriel-Freeman dal grande atletismo, una regia Fantinelli-Sabatini tra le migliori e una batteria di esterni italiani formata da Panni, Bolpin, Mian e Aradori ben assortita, ma al di là dei singoli è l’atteggiamento della squadra, la carica agonistica e la determinazione messa in campo che faranno la differenza.
Filippo Mazzoni
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