FILIPPO MAZZONI
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Serie A2: elementi esperti che possono supportare il confermato terzetto Fantinelli, Aradori e Bolpin. Sabatini, Mian e Italiano: la Fortitudo guarda avanti

Oggi alle 17 la presentazione del nuovo tecnico Cagnardi. Stratega della difesa come il predecessore Caja, ma meno sergente di ferro

Sabatini, Mian e Italiano: la Fortitudo guarda avanti

Sabatini, Mian e Italiano: la Fortitudo guarda avanti

Un mercato che corre, uno staff da completare e un tecnico che oggi vivrà il suo primo giorno ufficiale da capoallenatore. E’ il grande giorno di Devis Cagnardi che alle 17, nella sala Blu della palestra Furla, in via San Felice 103 sarà presentato.

C’è curiosità e voglia di scoprire quello che sarà il coach della Effe chiamato a sostituire sulla panchina della Fortitudo un allenatore di grande esperienza come Attilio Caja. Bresciano di 48 anni, una vita passata a Reggio Emilia, una gavetta da capo allenatore che lo ha visto ad Agrigento, alla Fortitudo siciliana, Treviglio, Bergamo e poi Cantù in cui aveva iniziato la preparazione come assistente di Sacchetti per poi prenderne a tutti gli effetti il posto prima dell’inizio della stagione.

Meno sergente di ferro di Caja, di più sarebbe a dire il vero impossibile, più mediatore, Cagnardi sposa una filosofia di gioco simile a quella dell’Artiglio pavese, quella di una difesa solida, forte e capace di fare la differenza, ma al contempo con un attacco sempre molto efficace.

La Cantù dell’anno scorso era squadra dall’eccellente bilanciamento, attacco-difesa. L’arrivo di Cagnardi forse poco conosciuto ai più, ma tecnico in rampa di lancio, conferma l’intenzione dei biancoblù di puntare in alto con un coach che di esperienza in serie A2 quest’anni ne ha accumulata davvero tanta. Conti alla mano ha portato Cantù alla Final Four di Coppa Italia, ma anche alla finale promozione persa con Trieste 3-1, stesso punteggio che ha visto la Effe soccombere a Trapani.

Per Cagnardi e la Fortitudo quella che sta per iniziare è la ghiotta occasione per migliorare e di puntare, insieme, ancora più in alto, con tanto lavoro da fare.

C’è uno staff in gran parte da rifondare, il preparatore Poma verso Trapani, il ds Carraretto a Forlì, il vice allenatore Angori in attesa di conferme, ma anche un mercato tutto da fare. Confermato il trio Fantinelli, Bolpin e Aradori, in attesa di avere conferme da Freeman, serve almeno un altro straniero e una panchina quasi da rifare. Panni, il migliore della passata stagione tra coloro che si alzavano dalla panchina ha una proposta interessante da Cento e non solo, ma rimarrebbe volentieri. Stesso dicasi per Conti. Giuri è sotto contratto, ma non ha mai convinto. Sul fronte nuovi arrivi si parla di un interessamento all’esterno trentaduenne Fabio Mian, fresco di promozione in serie A con Trapani, ma anche dei possibili approdi in biancoblù di Gherardo Sabatini e di Nazzareno Italiano, due che la Fortitudo la conoscono bene.

Al dg Nicolò Basciano, seguendo le richieste di coach Cagnardi il compito di sciogliere i nodi della prossima annata che vista anche la riforma del campionato, si annuncia difficile, con tante squadre che vogliono recitare un ruolo da protagonista.

Ma proprio per questo ancor più bella e avvincente per la Effe e il suo popolo che per altro ritroverà le storiche sfide con Cantù e Pesaro.

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