Quest’anno il 26 dicembre non ci sarà un ring al centro dell’impianto Baratti. Niente Santo Stefano della Boxe all’ex Sferisterio, con il Boxing Day all’ombra delle Due Torri che si prende un anno di pausa.
Non è però la fine per la manifestazione che negli ultimi 10 anni aveva riportato il pugilato al centro dello sport bolognese, ma una battuta d’arresto che arriva un po’ a sorpresa in un’annata da incorniciare per la Noble Art cittadina. La doppia cintura europea di Pamela Malvina Noutcho Sawa aveva messo Bologna in una posizione privilegiata e chiudere la stagione con il consueto appuntamento natalizio sarebbe stata la ciliegina sulla torta per il pugilato locale e non solo.
Così non sarà, ma questo non scalfisce l’immenso lavoro fatto in questi anni dalla Pugilistica Tranvieri per offrire un programma sempre ricco e avvincente, con match dilettantistici, ma anche Pro e persino la Gym Boxe tra le sedici corde del quadrato all’interno del Baratti. Un evento che ogni anno ha saputo crescere, trovando nell’ex Sferisterio la dimensione ideale e rilanciando al contempo una struttura in pieno centro che è stata spesso teatro di imprese sportive per la città.
Impossibile non ricordare le vittorie di Valentina Alberti, diventata campionessa italiana e vincitrice della medaglia d’argento ai Giochi Olimpici Europei, passando per Arblin Kaba, il cui talento si è consacrato proprio al Santo Stefano prima di spiccare il volo tra i pro. Senza dimenticare Pamela Malvina che qui nel 2022 aveva sconfitto la serba Aleksandra Vujovic nel suo terzo match pro. Il tutto grazie all’impegno della Tranvieri e di Aics, con il compianto Serafino d’Onofrio artefice della rinascita del Santo Stefano della Boxe bolognese, una tradizione iniziata nel 1951 al PalaDozza con i grandi match nel corso degli anni e protagonisti del calibro di Nino Benvenuti e Dante Canè e che proprio d’Onofrio ha portato circa 10 anni fa all’ex Sferisterio con il supporto di Sergio Rosa e Sergio Di Tullio.
Proprio quest’ultimo si è caricato sulle spalle il peso dell’organizzazione in questi anni, facendo fronte alle mille difficoltà sia logistiche e tecniche, sia economiche, che mettere in piedi una manifestazione di questo genere comporta. Il maestro Di Tullio ha voluto spiegare le ragioni dello stop per il 2024.
"Quest’anno non c’erano le condizioni. Non voglio fare nessuna polemica. E’ una decisione che ho preso, ci prendiamo un anno sabbatico. E’ sempre difficile organizzare il Santo Stefano della Boxe. Molti ragazzi sono in ferie, c’è il Natale e vogliono vivere qualche giorno di festa tranquillamente. Non ci sono problematiche particolari per non organizzare la manifestazione, quest’anno si è deciso di fare così. E’ un’impresa complicata. Questo non vuol dire che non si farà mai più il Santo Stefano della Boxe. L’obiettivo è quello di tornare a organizzare la manifestazione già il prossimo anno".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su