La Città dei Canestri si scopre più sola. Ci hanno lasciato Sandro Crovetti, che avrebbe compiuto 66 anni il giorno di Natale e Marco Monari, di qualche anno più vecchio, cresciuto in Fortitudo con il soprannome di ’Bimbo’.
Crovetti aveva cominciato a Reggio Emilia, partendo da una radio privata. Prima la Reggiana, poi il grande salto come segretario generale della Lega Basket. Qualcosa di più di un semplice braccio destro per Gianni De Michelis e per l’Avvocato Porelli. "Sono stato segretario di una Lega che, in quelle stagioni, era seconda solo alla Nba", una delle sue frasi celebri. Non era una guasconata, ma la semplice verità. Diretto, preciso, brillante: aveva un passo in più rispetto agli altri. E una grande passione per i canestri che aveva contributo a fare grandi. Chiusa la parentesi – dodici anni da favola – con la Lega, Alessandro detto Sandro, aveva poi lavorato per Ferrara, Montegranaro e Virtus Bologna. Sempre con una grande capacità di dialogo. Un gigante della comunicazione, che ci mancherà.
E un gigante, di statura (e non solo) era ’Bimbo’ Monari. Erano stati ’Picchio’ Orlandi e i suoi compagni, nei primi anni in Fortitudo, a etichettarlo così. Un lungo dalla buona mano, uno che tirava (e faceva) canestro da tre, quando il tiro da tre non era ancora stato introdotto. Fortitudo, Rimini, Ferrara e tanti amici che ancora oggi piangono una persona speciale. Sabato, alle 14,30, la messa nella chiesa di San Pietro in Casale (camera ardente all’ospedale di Bentivoglio dalle 13). Domenica un minuto di silenzio sui campi di serie A, per ricordare Sandro Crovetti.
a. gal.
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