Asvel Villeurbanne
87
Virtus Bologna
85
ASVEL VILLEURBANNE: Harrison 13, Schofield 9, Kahudi, Maledon 17, Lauvergne 2, Jackson 2, De Colo 16, Sako 19, Lighty 5, Ndiaye 3, Black 1. All. Poupet.
SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 23, Belinelli 6, Pajola 11, Clyburn 9, Shengelia 9, Hackett, Grazulis be, Morgan 6, Polonara 2, Diouf 15, Zizic 4, Tucker ne. All. Banchi.
Arbitri: Lottermoser, Zamojski, Cici.
Note: parziali 38-27; 57-49; 73-70. Tiri da due: Villeurbanne 24/27; Virtus Bologna 23/41. Tiri da tre: 8/22; 8/17. Tiri liberi 15/23; 15/21. Rimbalzi: 44; 27.
LIONE (Francia)
La Segafredo oggi arriverà a Venezia dove domani giocherà la terza gara di campionato, con la delusione di chi ha raddrizzato una gara che aveva preso una brutta piega, ma non è riuscita a concludere l’impresa. A 5’08’’ dalla fine Marco Belinelli infila la tripla del 79-79. Il capitano bianconero non è l’unico protagonista di una rimonta che non sembrava possibile al termine del primo tempo.
L’inizio dei bianconeri è da dimenticare con le statistiche che dicono come dopo 10 minuti gli ospiti avessero subito 38 punti con i francesi che non avevano perso nessun pallone e allo stesso tempo avevano un perfetto 7/7 nel tiro da tre. Numeri che la dicono lunga sull’intensità difensiva dei bolognesi.
La V nera piomberà più volte a -13, l’ultima a meta del terzo quarto sul 68-55, ma poi l’asse play-pivot formato da Ale Pajola e Momo Diuof si carica la squadra sulle spalle dando la scrollata definitiva a un gruppo che continua a non avere quasi nulla da Will Clyburn (che fallisce una tripla aperta sull’85-85) e che si appoggia pure a un incontenibile Isaia Cordinier. Raggiunta la parità si viaggia punto a punto e con 1’03’’ da giocare il punteggio è inchiodato sull’85-85.
Sako va in lunetta sbagliando il primo e infilando il secondo. Sul ribaltamento di fronte il tiro di Shengelia non prende neppure il ferro. Il lungo georgiano commette fallo su Maledon che realizza solo il primo libero. Rimbalzo di Cordinier che si fa tutto il campo, ma viene stoppato da Sako e così il Villeurbanne festeggia la vittoria, mentre la Virtus torna con l’amaro in bocca di chi ha gettato la gara alle ortiche e che allo stesso tempo sperimenta quanto Matt Morgan possa tenere il campo anche a questo livello. Non c’è molto altro con cui consolarsi.
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