Clamoroso a Casteldebole: Dan Ndoye non solo ha recuperato, ma viaggia verso la maglia da titolare con il Lille. Si era fermato a Roma, contro la Roma, il 10 novembre, andando a sbattere contro il palo con la tibia. La contusione aveva causato un esteso ematoma che fatto temere la frattura, poi scongiurata. Aveva pure lasciato il segno con due tagli e diversi punti di sutura. Morale erano previste tre settimane di stop. Ndoye sarebbe dovuto rimanere ai box fino a sabato e saltare almeno Lazio, Lille, Venezia e forse pure il Monza in Coppa Italia, per rientrare con la Juventus. Invece eccolo, già pronto e recuperato. Non al meglio, ma quanto basta, considerato che la sfida con il Lille è da quelle da dentro o fuori, una finale per sperare di tenere aperta la corsa ai playoff per gli ottavi di Champions.
Avrebbe potuto chiamarsi fuori, lo svizzero. Invece, all’indomani di un ko pesante con la Lazio, è stato il primo a fare un passo avanti. Via i punti: "Dottori, mister, se c’è bisogno ci sono, sono pronto", il messaggio lanciato da Ndoye. E considerato Karlsson e Dominguez non sono in lista Champions, c’è bisogno eccome. Anche perchè Ndoye è tra i pochi, per qualità fisiche, tecniche e motore, ad avere lo strappo per saltare l’uomo, creare la superiorità numerica e scombinare le difese avversarie. Zero gol, fin qui. Ma due assist e tanta qualità al servizio della squadra. E allora, Ndoye viaggia verso un rientro anticipato, dopo aver saltato solo la Lazio, ringraniando la sosta. Ascoltare Italiano per credere: "Dan è recuperato, ha ancora un piccolo problema alla gamba e userà un parastinco particolare, ma aveva una grande condizione fisico-atletica prima della sosta e comunque ha lavorato a parte durante lo stop: sono convinto che abbia i minuti giusti per aiutarci. Il ragazzo sta bene, si è allenato ieri e oggi e ha spinto forte. Sta bene".
Insomma, Ndoye viaggia verso il rientro, Italiano vuole giocarsi il tutto per tutto. Le scelte definitive arriveranno in giornata, ma stando a quanto filtra, il tecnico potrebbe sdoganare il 4-2-3-1 a trazione anteriore anche in Europa. Fin qui, lo aveva testato e in campionato, ma in Champions, complice tonnellaggio e forza delle avversarie, aveva optato per schierare un centrocampista (Fabbian) sulla trequarti, per dare maggior equilibrio e copertura. Con il Lille c’è l’obbligo di vittoria per sperare ancora: e allora, Italiano potrebbe sdoganare Odgaard sotto punta anche in Champions, con Orsolini e Ndoye alle spalle della punta. Certo, molto dipenderà dalla condizione di Odgaard, che è uno dei rossoblù spremuti all’Olimpico, ma comunque sostituito a quarto d’ora dal termine.
Altro ballottaggio in mediana: con Freuler, potrebbe partire dal primo minuto Moro, favorito su Pobega e pure su Ferguson, per il quale Italiano ha fatto capire di avere in mente un inserimento graduale. In difesa, il tecnico dovrebbe rivoluzionare le fasce rispetto a Roma, con Posch e Lykogiannis al posto di De Silvestri (fuori lista) e Miranda, con Beukema e Lucumi a protezione di Skorupski.
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