MARIATERESA MASTROMARINO
Sport

Motta e Arna spaccano la tifoseria a metà

Il popolo rossoblù si divide in due fazioni. "Sto con il tecnico, in campo chi merita di più". Ma per molti "Marko deve giocare sempre"

Motta e Arna spaccano la tifoseria a metà

Motta e Arna spaccano la tifoseria a metà

di Mariateresa Mastromarino

Se Marko Arnautovic tornerà a giocare, dopo aver calciato bottigliette e non palloni in campo, sarà una decisione di Thiago Motta. E nel cuore dei tifosi rossoblù c’è attesa di vedere l’evoluzione degli eventi dopo il chiarimento tra l’allenatore e il capocannoniere andato in scena martedì a Casteldebole. Il clima di gelo che aleggia nell’aria ha creato tra i bolognesi due fazioni: una appoggia Marko; l’altra, invece, sostiene Motta e la sua linea meritocratica.

"Penso che le idee dell’allenatore siano state chiare fin da subito: gioca chi merita – dice Simone Spigarelli, studente universitario –. Con l’assenza di Arnautovic, la squadra ha trovato la giusta dimensione, ma con il recupero dell’attaccante, il mister ha dovuto valutare il suo reinserimento nel contesto di gioco. I suoi comportamenti hanno fatto in modo che l’austriaco venisse escluso, nonostante sia il più forte". "Detto ciò – continua Simone – è giusto che la questione sia stata affrontata in privata sede con la società, cercando la soluzione migliore per il Bologna". Della stessa idea è Franco Langone, titolare del Nuovo Bar Sorriso: "La mia posizione è semplice: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Motta è l’allenatore, e Arnautovic un giocatore, che si trovava molto in sintonia con l’ex mister. Thiago mette in campo i giocatori che secondo lui sono più adatti. Marko ha un carattere particolare, abbiamo imparato a conoscerlo. E noi tifosi speriamo in un suo rientro. Appoggio l’allenatore, ma spero metta una pietra sopra a questa storia, perché abbiamo bisogno di andare avanti uniti".

C’è chi, però, con il passare del tempo, ha cambiato posizione, e ora appoggia Arna. "In un primo momento stavo con Thiago, perché da subito ha fatto capire che la dedizione e la squadra fossero centrali – racconta Andrea Savioli –. Infatti, senza l’austriaco, il Bologna ha giocato bene, ottenendo punti preziosi. Ma ho dei ripensamenti: nelle esperienze passate di Motta, ce n’è una simile con l’attaccante Nzola allo Spezia. Questo mi fa pensare che Motta forse vuole imporre la sua figura sopra a tutti, anteponendo le proprie idee alle esigenze della squadra".

Nella fazione di Arnautovic, si inserisce anche Giorgia Gambaretto: "Marko ha dimostrato le sue potenzialità, ha tanto da dare. È un giocatore che serve, e tenerlo lontano dal campo per così tanto è sbagliato. Che sia una testa calda lo sappiamo, ma questo non è un buon motivo per lasciarlo fuori, soprattutto in un momento in cui si deve spingere per ambire a posizione più alte". Ci sono, però, anche dei commenti poco schierati, che puntano al bene e al futuro della squadra: "Non vanno confusi i ruoli di allenatore e giocatore – spiega la tifosa Letizia Levoni –. Ora bisogna darci un taglio, pensando solo agli interessi del Bologna, che di certo ha bisogno di Arna per essere più incisivo. Al tempo stesso, però, vedere la propria punta di diamante calciare bottigliette, non è stata una bella immagine". "Ci continuiamo a chiedere quando tornerà in campo Marko – conclude Marina Sprinchean –. E merita di giocare, perchè ha sempre dimostrato di poterlo fare. Ma il suo atteggiamento non è rispettoso, né nei confronti della squadra né per i tifosi. Va trovata una soluzione".