MARCELLO GIORDANO
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Moro spinge per affiancare il ’gemello’ Freuler. In mezzo si cambia: Urbanski di rincorsa

Scelte obbligate o quasi: Pobega squalificato, Ferguson reduce dalle fatiche di Champions. L’unico punto fermo resta Remo .

Moro spinge per affiancare il ’gemello’ Freuler. In mezzo si cambia: Urbanski di rincorsa

Il croato Nikola Moro, centrocampista di 26 anni, alla terza stagione al Bologna

Italiano è pronto a ritoccare il suo Bologna. Quanto sarà profonda la rivoluzione e quanto si fidi delle seconde linee che ha necessità di valorizzare lo si capirà questa sera, una volta che il tecnico avrà sciolto il dubbio relativo alla condizione di diversi rossoblù. Quel che è certo è che restyling sarà obbligato in mediana. C’è un punto fermo ed è il solito Remo Freuler, lo stakanovista rossoblù alla 52esima partita nell’anno solare tra nazionale e club. Se lo svizzero, davanti alla difesa, non si tocca, attorno si ruota. Era toccato a Pobega con Roma e Lazio, ma chi sbaglia comportamento paga: l’espulsione rimediata dall’ex Milan con i biancocelesti ha portato all’esclusione in Champions, dove è stato schierato Ferguson, alla prima da titolare.

Di più: a distanza di 228 giorni dall’infortunio al ginocchio che lo ha portato sotto i ferri, lo svedese si è macinato tutti i 98 minuti di gioco con il Lille. "Minuti importanti per recuperarlo a livello di condizione e intensità. Avevamo programmato di lasciarlo in campo un’ora, ma l’evoluzione della partita ci ha portato a fare ragionamenti diversi: ora dovremo gestirne la stanchezza perché sulle sue gambe questi minuti peseranno", ha spiegato Italiano nell’immediato dopo partita di Champions. Ergo, onde evitare nuovi infortuni e problemi muscolari, salvo sorprese lo scozzese partirà dalla panchina e riposerà. Cambia ancora la regia, quindi. Al fianco di Freuler sarà il turno di uno tra Nikola Moro e Kacper Urbanski. Probabile l’impiego del croato, che con il passaggio al 4-2-3-1 e l’emergenza a centrocampo è diventato più centrale nei programmi del Bologna di Italiano.

Nella scorsa stagione il croato aveva toccato quota 27 presenze tra campionato e Coppa Italia, per un totale di 1.103 minuti giocati conditi da due reti. Quest’anno è già a quota 13 presenze e 791 minuti giocati tra campionato e Champions. Era una riserva, è diventato un titolare, complici le assenze di Aebischer ed El Azzouzi e il tempo richiesto a Ferguson per recuperare e 10 dei 18 punti conquistati dal Bologna sono arrivati con il croato titolare. Occhio però a Urbanski. Il polacco è ancora in fase di trattativa per il rinnovo di contratto e spera in una maglia e in un segnale di centralità. Italiano lo ha impiegato in quel ruolo, ma più spesso a partita in corso. Anche per questo è più probabile che la maglia da titolare finisca sulle spalle di Moro. Ma c’è pure un altro motivo.

Sulla carta, dopo il 4-3-3 schierato con il Lille, con Fabbian al fianco di Freuler e Fabbian, Italiano dovrebbe ritornare al 4-2-3-1: ergo, nuovamente spazio a Odgaard sotto punta, dato che in campionato l’impiego del danese ha dato una svolta al problema del gol da Genova in poi.

Ma con Ferguson da gestire, Pobega squalificato e Aebischer ed El Azzouzi in infermeria, Urbanski potrebbe tornare molto comodo a partita in corso, per dare il cambio tanto a Odgaard quanto a Moro o Freuler.

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