Due trattative che dovevano andare a buon fine e che, invece, sono finite in un vicolo cieco. La morale è che la Virtus è ancora a caccia del sostituto di Will Clyburn e per come sono andate le cose sembra quasi che chi si occupa di mercato, vale a dire il direttore generale Paolo Ronci, si vada a impegnare in trattative dall’esito già scritto.
Nel caso di Edmond Sumner il play statunitense non era libero dalla squadra cinese del Sichuan Blue Whales, mentre in quello dell’esterno americano Devonté Graham l’intesa sembrava a un passo, ma alla fine è venuto fuori che il giocatore restava oltreoceano vuoi perché culla ancora il sogno Nba, vuoi perché il futuro continentale della V nera non andrà oltre prima fase.
Ronci è generalmente uno che tende a vedere nei cestisti quello che altri non vedono. Se non ci fosse stata la sollevazione di tutto l’ambiente, dalle parti dell’Arcoveggio sarebbe transitato un top player come Simone Fontecchio quando ancora l’ala pescarese non era così in auge, e anche questa estate in un mercato molto complicato ha portato sotto le Due Torri quel Momo Diouf che adesso sta facendo la differenza, ma che fino a settembre sembrava destinato a essere un lungo di rincalzo.
L’impressione è che ci sia un qualcosa sotto. Di sicuro questo impasse non agevola il lavoro del ceo Luca Baraldi che avrebbe bisogno di ingaggiare un giocatore di buon livello sperando che aiuti la squadra a vincere qualche partita in più in Eurolega per poi andare a Barcellona e spiegare all’Eca che la Segafredo merita una nuova licenza perché c’è una proprietà che vuole continuare a investire e che questa è stata una stagione molto sfortunata.
L’attendismo sul mercato ha un unico vantaggio: evitare che il budget venga ulteriormente allargato rendendo necessaria un’integrazione nell’operazione già avviata che prevede un aumento di capitale. E’ chiaro che per Ronci e Baraldi sarebbe molto più facile agire se si sapesse a priori la cifra a disposizione per realizzare questo innesto di mercato.
In casa Virtus il problema è sempre quello, capire come la proprietà intenda andare avanti e se gli equilibri tra i soci resteranno quelli attuali con il presidente Massimo Zanetti che detiene il 55 per cento. Domani alla Segafredo Arena arriva il Monaco e Dusko Ivanovic dovrà preparare la partita con gli stessi che lunedì hanno sconfitto Cremona.
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