Malvina, la vittoria della boxe popolare "Alla Bolognina tutti hanno una chance"

È la vittoria della boxe popolare, è la vittoria di una Bologna solidale e accogliente, è la vittoria di un quartiere spesso denigrato ma sopratutto è la vittoria di Pamela Malvina Noutcho Sawa. La pugile di origini camerunensi torna sotto le Due Torri con la cintura dei pesi leggeri pro vinta a Casoria l’8 settembre per festeggiare proprio nella sede della Bolognina Boxe lo storico trionfo che ne fa la prima campionessa femminile tra i professionisti per la città di Bologna. Una vittoria che Malvina vuole condividere con la comunità che l’ha accolta e con il quartiere dove ha iniziato a muovere i primi passi sul ring: "Questa vittoria è per la gente della Bolognina, ho esordito davanti a loro tra i pro e qui ho iniziato l’attività di pugilato. Si meritano questo successo almeno quanto me. Alla Bolognina mi hanno permesso di iniziare ad allenarmi quando ero studentessa e non avevo nemmeno i soldi per i guantoni perché anche 50 euro facevano la differenza come studentessa fuori sede. Alla Bolognina tutti hanno una chance, abbiamo dimostrato che non c’è bisogno di risorse infinite e nomi altisonanti per raggiungere certi traguardi, la mia vittoria conferma che la boxe popolare è ancora una ricetta vincente". Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alessandro Dané, allenatore di Pamela: "Alla Bolognina abbiamo affrontato un trasloco, allenamenti improvvisati ma abbiamo sempre creduto in ciò che stavamo facendo. Il pugilato è uno sport popolare e lo vivremo sempre come tale dando a tutti la possibilità di salire sul ring, anche a chi non ha i mezzi per permetterselo. La vittoria di Pamela dimostra che abbiamo lavorato alla grande".

Per Malvina poi il titolo di campionessa italiana professionisti dei pesi leggeri arriva da imbattuta e sopratutto a poco più di un anno dalla tanto inseguita cittadinanza che a lungo la burocrazia le aveva precluso.

Gianluca Sepe