di Alessandro Gallo
Niente Coppa dei Campioni per la Fortitudo Baseball. La società di Pierluigi Bissa, che pure aveva conquistato il diritto di giocare in Champions, si chiama fuori. Così come San Marino. A difendere i colori dell’Italia, nella Coppa dei Campioni in programma in Olanda, a inizio giugno, la ripescata Parma.
"E’ stata una decisione sofferta – dice il presidente della Fortitudo Bissa –. Abbiamo coinvolto tutto il consiglio. Alla fine abbiamo deciso di ritirarci, perché la formula è vecchia e obsoleta. E non vale la pena. Tra l’altro arriveremo all’appuntamento Champions con una squadra poco rodata. L’inizio del campionato sarà poco probante".
Facile l’obiezione: ma se è solo questione di una formula che non piace, a quel punto l’UnipolSai dovrebbe pensare di chiamarsi fuori da un campionato che, aperto a 30 squadre, pare aver perso appeal. L’arringa dell’avvocato Bissa, però, è vincente.
"Intanto diciamo che la Fortitudo ha pure una valenza sociale. Che non potevamo dire no al nostro campionato, anche se non ci piace. Non piace a noi, come, probabilmente, a un’altra ventina di club. Lavoreremo dall’interno, con scelte di politica sportiva, per arrivare a un torneo che possa piacere a tutti. E suscitare interesse”.
Campionato sì, Coppa Campioni no, ma società che continua a lavorare senza fermarsi. "A proposito della Coppa dei Campioni – sottolinea Bissa – abbiamo un progetto. Ci stiamo confrontando con la federazione internazionale che ha già manifestato il massimo interesse".
L’idea è quella di una Champions o campionato europeo per club che possa avere il massimo appeal, garantendo partite tirate e spettacolari. Che offra la possibilità di veder crescere l’interesse di pubblico. E, perché no, di sponsor. L’UnipolSai si ritroverà nel primo fine settimana di febbraio a Casteldebole. E gli obiettivi, spiega deciso Bissa, non cambiano.
"Il fatto che si sia arrivati alla decisione di non prendere parte alla Champions non varia né le nostre ambizioni né le nostre tradizioni. Giocheremo per vincere lo scudetto, riportare il titolo a Bologna. Il nostro general manager, Christian Mura, è al lavoro per allestire un gruppo di prim’ordine. Presto cominceremo con gli annunci sui nuovi".
Per ora Lele Frignani, manager della Fortitudo, sa di poter contare sul rientro a tempo pieno di Samuele Gamberini, un giovane già nel giro delle nazionali che aveva esordito giovanissimo nella prima stagione del Covid. Poi il gruppo degli italiani che, come sempre, sarà di prim’ordine, perché l’UnipolSai potrà contare su un pacchetto di lanciatori di livello. Da Pippo Crepaldi ad Alex Bassani, senza dimenticare Maurizio Andretta e Murilo Gouvea-Brolo. E spazio a capitan Dobboletta, Agretti, Bertossi e Grimaudo.
"Coppa Campioni o meno – la chiosa di Bissa –, anche se la decisione oltre che ponderata è stata sofferta, la Fortitudo non cambia idea. Vuole vincere".
Farlo nella stagione che coincide con il settantesimo anniversario della fondazione sarebbe il massimo.