L’olandese è stato uno degli acquisti più cari dell’ultimo mercato. Dallinga, anche in Francia partenze soft. Sartori è sicuro che riuscirà a sbloccarsi

Il giovane attaccante olandese Dallinga fatica ad esprimersi al Bologna, ma c'è speranza nei precedenti lenti adattamenti. Investimento di 15 milioni in bilico.

Bologna

Tifosi del Bologna con sciarpe e bandiere che animano gli spalti del Dall'Ara

Caro Thijs, se ci sei batti un colpo. Possibilmente non i due ‘colpi’ di Birmingham, che hanno difettato di quel furore agonistico necessario nel dna di ogni attaccante che si rispetti.

Quando ai millequattrocento metri di Valles Italiano gridava ai suoi attaccanti "Dovete spaccare la porta!" Dallinga era appena sbarcato sul pianeta rossoblù. Fanno tre mesi esatti proprio in questi giorni e non è che nel frattempo il ragazzo abbia dimostrato di aver appreso la lezione.

Forse all’origine del suo mancato decollo c’è anche un problema di lingua, perché Italiano sul campo allena molto comunicando in italiano e Thijs al pronti via lo capiva come si capisce il linguaggio di un pesce rosso dentro una boccia di vetro. Col tempo la comprensione dei messaggi è migliorata, ma non il rendimento di Dallinga sul campo.

C’è una buona notizia a cui aggrapparsi in attesa di giorni migliori: nelle sue due stagioni stracolme di gol al Tolosa (37 in 86 partite) in Ligue 1 l’olandese è sempre partito a rilento: 2 gol nelle prime 8 giornate nel 2022-23, solo uno la scorsa stagione. Che sia un diesel lo sperano anche Sartori e Di Vaio, che sul ragazzo hanno investito 15 milioni (più bonus). Un tesoretto che fin qui non ha fruttato.

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