Thiago Motta recupera qualche pezzo. Se Italiano perde il suo capocannoniere, il tecnico bianconero ritrova il proprio: Dusan Vlahovic, autore in campionato di 6 reti, come Orsolini, in 12 partite. Senza di lui, tre pareggi, tra campionato (con Milan e Lecce) e Champions (con l’Aston Villa) dei quali due a reti inviolate. Prima del suo forfait, due vittorie e un pareggio in altrettante uscite, a conferma di ciò che è scontato: le punte e i gol fanno la differenza. Anche perché in assenza di Vlahovic di vere punte la Juventus non ne ha, avendo ceduto Kean e dovendo fare i conti con l’infortunio di Milik, con Thiago che ha dovuto inventarsi falsi nove: niente che a Bologna i rossoblù non conoscano. A Lecce, la Juventus ha toccato il fondo, con 9 indisponibili.
Sarà comunque in emergenza sabato, ma attenuata, perché viaggia spedito verso il ritorno l’attaccante più pagato della serie A, con i suoi 12 milioni di ingaggio netti, che sta provocando tra l’altro qualche frizione tra lui e la Juventus in chiave rinnovo. Il serbo si giocherà una maglia con Weah per sabato pomeriggio e dovrà convincere Motta di essere in condizione di partire dal primo minuto: nella peggiore delle ipotesi, sarà comunque innesto a partita in corso e non è un dettaglio.
In gruppo è tornato anche il centrocampista montenegrino Adzic, che il Bologna trattò lo scorso gennaio, venendo sorpassata proprio dalla Juventus. Motta culla una piccola speranza di ritrovare pure Savona, ma data la sua politica sui rientri, a meno che il difensore non riprenda gli allenamenti in giornata il talento sarà da considerare fuori dalla sfida: come pure McKennie, Nico Gonzalez, Douglas Luiz e I lungodegenti Cabal e Bremer.
Sarà quindi una Juventus comunque in emergenza, quella che affronterà il Bologna, anche se con un pezzo da novanta in più e non è un dettaglio: perché è l’attaccante con il gol addosso che mancherà a Italiano. Ma a Casteldebole da oggi si coltiveranno fiducia e responsabilità. E’ tempo di superare un esame di maturità con una big: dopo le delusioni con Napoli, Atalanta e Lazio, quella con la Juventus è una chance per accorciare la classifica e dimostrare a se stessi e all’esterno che il Bologna è da corsa per l’Europa anche in questo nuovo corso. A maggior ragione in un confronto che sarà diretto in tutto e per tutto: perchè tanto la Signora quanto il Bologna sono incerottati. Urge un segnale di forza, per dare continuità ai successi con Venezia e Monza anche quando si alza il livello: è ciò che fin qui è mancato al Bologna di Italiano e dovrà andarlo a cercare nel faccia a faccia con il recente magnifico passato.
Marcello Giordano
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