L’argentino protagonista in almeno tre occasioni. Castro, il riservista divenuto titolare. E in campionato ha un altro passo

Sommario: Santiago Castro, protagonista nel Bologna, affronta il Milan dopo una serie di prestazioni altalenanti. Italiano punta su di lui per guidare l'attacco.

  CURVA ROSSOBLU

CURVA ROSSOBLU

Forse per Santiago Castro non sarebbe stata una pessima notizia sfidare il Milan oggi sul prato del Sinigaglia, dal momento che l’impianto comasco era uno dei ‘caldeggiati’ in Lega come teatro della sfida che non si è potuta giocare al Dall’Ara. Proprio a Como, il 14 settembre, è iniziato il feeling stagionale tra Castro e il gol.

Tre reti in tre partite in rapida sequenza: Como, Monza e Atalanta. Poi due digiuni ravvicinati, con Parma e Genoa, e due sfide di lusso in Champions League guardate quasi per intero dalla panchina, un po’ a sorpresa, con Liverpool e Aston Villa. Ma la sorpresa ormai è relativa, perché ormai è acclarato che la stella polare della stagione rossoblù sia il campionato: così si spiegano le scelte ‘conservative’, alla voce Castro, di Vincenzo Italiano. Poiché martedì notte al Villa Park Castro ha giocato solo l’ultima mezzora sarà lui a Cagliari a guidare di nuovo l’attacco rossoblù con una maglia da titolare.

Santiago, del resto, titolare in campionato lo è stato 7 volte su 8. Unica eccezione proprio a Como, dove negli ultimi venti minuti entrò e cambiò la partita. Ciò che gli chiede adesso Italiano. Perché vent’anni sono pochi per non concedersi qualche passaggio a vuoto. Ma se non c’è Santi là davanti c’è poco Bologna.

m. v.

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