L’ad ospite del Festival dello Sport: "Siamo all’inizio di un percorso». Sulla Champions: "Con qualche punto in più l’avrei vissuta meglio». Fenucci: "Il nostro tecnico? La storia parla per lui»

L'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, difende il percorso di transizione della squadra sotto Italiano, sottolineando la necessità di dare tempo e fiducia. Sottolinea i punti persi e l'importanza di migliorare l'efficacia in campo. Fenucci esprime ottimismo per il futuro e la capacità di superare le difficoltà attuali.

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

L’ad rossoblù insiste. A Bologna il dibattito cittadino dei tifosi ruota attorno ai risultati che stentano ad arrivare e al paragone con il passato. Claudio Fenucci non ci sta: "Tutti i club sportivi vivono di cicli. Noi lo scorso anno abbiamo fatto un’annata eccezionale, ma quel ciclo si è concluso con l’addio di Thiago Motta. Ora dobbiamo aprirne un altro e Ripartire significa dare tempo al nuovo allenatore e alla squadra di lavorare insieme". Così ha parlato l’amministratore delegato rossoblù, ospite del Festival dello Sport di Trento. I concetti li aveva già espressi a margine degli ’Stati generali del calcio’ andati in scena a Bologna lunedì. Questa volta li rafforza.

In primis, fiducia in Italiano e nel percorso di transizione, perchè la squadra sta seguendo il tecnico: "Italiano sta mettendo grande impegno ed i ragazzi lo stanno seguendo. Siamo però all’inizio di un percorso e ci sta che qualche risultato tardi ad arrivare. In alcune partite potevamo vincere, ma purtroppo abbiamo sprecato tanto". La classifica fotografa la situazione. Bologna in ritardo in campionato, ma il rammarico più grande è forse la mancata vittoria in Champions con lo Shakhtar, che con il senno del poi rischia di rivelarsi la vera grande occasione sprecata in campo europeo, per provare a strappare l’accesso ai playoff: "Magari con qualche punto in più, l’avrei vissuta meglio... Con lo Shakhtar potevamo vincere. A Liverpool ho visto un’ottima prova in cui il Bologna ha dimostrato di essere all’altezza, ma se avessimo preso i tre punti con gli ucraini oggi umori e considerazioni sarebbero diverse". Stesso discorso, ovviamente, se il Bologna non avesse sprecato con Udinese e Parma: "Purtroppo non siamo concreti". Promosso, intanto, il nuovo format della Champions: "Molto accattivante, incontra i gusti delle nuove generazioni e l’ultima giornata sarà emozionante".

Da rivedere Dallinga. Ma Fenucci lo aspetta, convinto che saprà trasformare i dubbi per questo inizio titubante in applausi: "In allenamento ha già iniziato a far vedere le sue qualità, quelle che ci hanno convinto a puntare su di lui. Come tutti gli stranieri ha avuto qualche difficoltà nell’adattamento al calcio italiano, discorso che vale soprattutto per gli attaccanti". La certezza è una sola: Vincenzo Italiano. "La sua storia professionale parla da sola. Ha fatto bene ovunque sia stato". Il Bologna, insomma, arriverà. Parola di Claudio Fenucci. Conferme attese a Genova alla ripresa.

Marcello Giordano

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