MASSIMO SELLERI
Sport

La Virtus aspetta ancora Hackett e Clyburn. Ora serve vincere in Europa: arriva lo Zalgiris

I bianconeri sono reduci da un doppio stop in Eurolega e domani non possono permettersi un altro passo ko. Belinelli deve trovare continuità

La Virtus aspetta ancora Hackett e Clyburn. Ora serve vincere in Europa: arriva lo Zalgiris

Daniel Hackett, 36 anni, cerca la via del canestro contro la Reyer Venezia nella partita vinta sabato sera (Ciamillo)

Dopo le verifiche di sabato sera contro Venezia, domani la Virtus sostiene il vero esame ospitando lo Zalgiris all’Unipol Arena. Sebbene questo sia solo il terzo impegno in Eurolega, il secondo casalingo, una sconfitta trasformerebbe la strada verso i playoff in un sentiero irto e pieno di curve. Visto il momento delicato non vi saranno cambiamenti all’interno della squadra o nella struttura societaria. Per il momento tutto resta così come è aggrappandosi alla speranza che Will Clyburn si sblocchi contro i lettoni e che Daniel Hackett ritrovi quelle energie che nelle ultime uscite ha dimostrato di non avere nella testa e nelle gambe. Al di là della forza degli avversari la V nera non può permettersi di perdere terreno per strada quando gioca davanti al pubblico e se è vero che i tifosi continuano a dare fiducia a questo gruppo, è altrettanto vero che la pazienza a un limite per cui è bene rimettersi sui giusti binari. I bianconeri arrivano da un successo che non ha pienamente convinto anche perché sono andati a velocità diverse senza mai sferrare il colpo del ko contro una Reyer ridotta ai minimi termini dagli infortuni. La vittoria ha consentito alla formazione bianconera di restare imbattuta in campionato, ma purtroppo ha anche confermato come dei quattro pilastri su cui è stata costruita la squadra solo Toko Shengelia ha capito che i compagni che non hanno esperienza a questi livelli vanno costantemente coinvolti per non gettarli allo sbaraglio quando vengono utilizzati. Per il resto il capitano Marco Belinelli non riesce a imboccare la via della continuità, mentre da Clyburn e Hackett coach Luca Banchi fino a qui ha avuto un contributo praticamente nullo.

Tutti sapevano che gli undici successi casalinghi consecutivi che la squadra ha infilato nella passata stagione in Eurolega sarebbero stati difficilmente ripetibili, ma allo stesso tempo al termine di una estate travagliata è stata presentata una formazione che avrebbe comunque avuto un rendimento simile cosa che non si sta verificando.

Dopo sette partite ufficiale questi giudizi potrebbero sembrare severi, ma il problema è che chi confronta la Virtus di oggi con quella di un anno fa vede immediatamente una differenza. L’anno scorso ha affrontato l’esonero lampo dell’allenatore e la malattia di Achille Polonara con uno spirito di gruppo dove tutti erano disposti ad aiutarsi, quest’anno alla prima difficoltà ognuno inizia a suonare uno spartito da solista con la V nera che a Venezia ha prodotto solo 14 assist pur avendo segnato 76 punti. Anche se i due soci che compongono la proprietà volessero, cosa che non sembra essere, il tempo per attuare una rivoluzione non c’è, per cui si tira dritto senza cambiamenti sapendo che non sarà il rientro del centro statunitense Devontae Cacok, previsto per dicembre, a risolvere tutti i mali.

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