La domenica della svolta. E’ stata una giornata intensa che delinea il presente e il futuro della Fortitudo, quella appena trascorsa. Da un lato arriva la conferma di Stefano Tedeschi alla guida della società, dall’altra la conferma dell’esonero (nell’aria ormai da giorni) di coach Devis Cagnardi in attesa della nomina ufficiale, forse già oggi del suo successore. Ma andiamo in ordine, il primo passo ieri mattina è stata la conferma di Stefano Tedeschi alla presidenza della Fortitudo Pallacanestro. La sconfitta-scempio di mercoledì a Desio contro Cantù aveva portato alle dimissioni del presidente della Fortitudo e alla riunione di soci convocata per sabato mattina da Davide Malaguti presidente della Sporting Fortitudo holding e azionista di maggioranza relativa, proprio alla vigilia della trasferta di Cividale del Friuli, dove purtroppo è arriva la quarta sconfitta consecutiva, la settima in 11 partite giocate in campionato. Weekend negativo in campo, ma almeno positivo fuori. Dopo un giorno di riflessione, la mattinata di ieri ha portato un’ottima notizia, la conferma alla guida della società di Stefano Tedeschi. Sabato alla presenza di tutti i soci, l’incontro tra gli azionisti di Sporting Fortitudo ad eccezione dello stesso Tedeschi, era stato chiesto all’unanimità al presidente di ritornare sui propri passi. Ieri Tedeschi, "profondamente emozionato anche per le numerosissime testimonianze di affetto e vicinanza ricevute in queste ore sia dai soci, consorziati e sponsor, sia da tantissimi tifosi – come recita la nota societaria – ha accettato con rinnovato entusiasmo di restare in sella come presidente". La Fortitudo quindi prova a ricompattarsi, a fare sistema e a ripartire con nuova unione d’intenti. La conferma di Stefano Tedeschi porterà a qualche cambiamento in campo ed extra campo, con il bene esclusivo a favore della Fortitudo, come sottolineato sempre dal comunicato di Sporting Fortitudo e Fortitudo Pallacanestro 103.
Ieri in serata poi la società ha ufficializzato l’esonero di Devis Cagnardi. Il tecnico bresciano paga i suoi errori, ma anche quelli di una squadra, forse anche mal allestita, che in questo avvio di stagione sta deludendo oltre quelle che sono state le problematiche degli infortuni e delle assenze. Al posto di Cagnardi si parla di un possibile e clamoroso ritorno in panchina di Attilio Caja. Dalla rottura estiva, con richiesta della società di licenziamento per giusta causa, passando per l’arbitrato in corso, il ritorno in panchina sarebbe qualcosa di inaspettato, ma che riporterebbe, dopo un momento difficile grande entusiasmo tra i tifosi. Tra la Fortitudo e Attilio Caja ci sarebbe però l’interessamento repentino di Napoli, con la società campana pronta a offrire al tecnico pavese una panchina di serie A. Oggi si vedrà.
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