La dura legge del gol. Solo 9 reti in 11 gare

Nell’era Saputo la difficoltà di trovare un bomber vero. Arnautovic l’eccezione .

La dura legge del gol. Solo 9 reti in 11 gare

Nell’era Saputo la difficoltà di trovare un bomber vero. Arnautovic l’eccezione .

Il gol a Casteldebole resta un rebus: beato chi trova la soluzione. Non è che nei dieci anni di era Saputo il Bologna abbia mai navigato nell’abbondanza dei bomber d’attacco. Destro ha ballato una sola estate (forse un paio) salvo poi eclissarsi. Degli Avenatti, Sadiq e compagnia cantante sono piene le fosse, ma non i tabellini alla voce marcatori. Verdi è stato una meteora, Barrow una pia illusione, Arnautovic una certezza ingombrante pagata a peso d’oro e Zirkzee un prototipo di centravanti non facilmente riproducibile lontano dal contesto mottiano. Per fortuna che c’è Orsolini. Suona strano dirlo adesso, dopo un avvio di stagione stentato: ma il gol al Genoa è già una promessa di rinascita. L’altro è Castro, che i piani di luglio era stato classificato come potenziale riserva, ma che poi, vista l’inconsistenza di Dallinga, si è preso subito il centro della scena. Così strategico oggi Santiago da risparmiargli la ribalta della Champions per averlo al meglio in campionato. E Ndoye? Gioca in attacco e attacca la porta dalle corsie esterne: ma quella porta non la vede mai. Meno di Odgaard, che col Genoa si è sbloccato. Quanto a Karlsson, siamo nel regno della materia intangibile di cui sono fatti i sogni (o forse gli incubi). Il totale fa 9 gol in 11 partite ufficiali, tra campionato e Champions. Così non si va tanto lontano.

Massimo Vitali

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