La Juventus nel destino. Sarà partita fondamentale, quella di oggi all’Allianz Arena, per il Bologna, chiamato a superare il primo esame di maturità della stagione e restare in corsa per l’Europa. Molti dei calciatori attuali non possono ricordare cosa accadde nel 2006 con Calciopoli e i motivi di una rivalità sentitissima sotto le Due Torri con i bianconeri. Ma a Casteldebole non mancano facce in cerca di rivincite o consacrazione: da Santiago Castro a Dan Ndoye da Jesper Karlsson a Samuel Iling-Junior.
Castro, con la Juventus ha segnato il suo primo gol in rossoblù il 20 maggio scorso, nella sfida che avrebbe potuto lanciare i rossoblù verso il terzo posto. Gol e assist per Calafiori, per il Torito, che fece intravvedere quel talento che ora sta sbocciando a pieno: perché a soli vent’anni, con 5 gol (4 in campionato e uno in Coppa Italia) e 5 assist (2 in campionato e 3 in Coppa Italia) l’argentino è l’uomo più decisivo dei rossoblù, meglio pure di Orsolini (7 gol e 2 assist). Il palcoscenico di Torino per lui potrebbe rappresentare quello della definitiva consacrazione. Il peso dell’attacco sarà tutto sulle spalle.
E su quelle di Dan Ndoye, che nello scorso campionato, a Torino, fu atterrato proprio dall’attuale compagno di squadra Iling-Junior per il potenziale rigore del 2-0: arbitro e Var sorvolarono e arrivò poi la beffa, il pari di Vlahovic, oggi al rientro. Ndoye si è sbloccato con il Venezia, con la sua prima doppietta. Lo svizzero sa esaltarsi sui grandi palcoscenici: basti ricordare il gol vittoria sull’Inter in Coppa Italia la scorsa stagione, quando Motta arrivò di corsa in ginocchio da lui. Dovrà provare a metterlo in ginocchio, questa volta, e con lui la Juve.
Se di rivincita sportiva si parla nel caso di Ndoye, nel caso di Karlsson si va sul personale: per un rapporto con Thiago mai sbocciato. "Non c’era dialogo, io non capivo bene l’Italiano, lui non era a suo agio con l’inglese", ha avuto modo di dire di recente lo svedese, che un anno fa si perse complice qualche infortunio di troppo. Che non fosse il giocatore ideale per il calcio di Motta è un dato di fatto. Lo svedese divenne anche il mezzo usato per pungere Motta, attraverso uno striscione esposto da una parte della Curva, che fin qui per la verità ha dimostrato di aver ragione sul suo conto: perché, gol a Roma con la Roma a parte, Karlsson non ha fin qui lasciato il segno neppure con Italiano, che lo ha escluso dalla lista Champions. Cerca di dimostrare di non essere stato compreso. Come pure Iling-Junior dalla Juventus. Il Bologna e Thiago lo avrebbero voluto lo scorso anno: è arrivato in estate, dopo che la Juve lo ha ceduto nell’affare Douglas Luiz, per le necessità di mercato e plus valenze tanto dei bianconeri quanto dell’Aston Villa. Karlsson parte avvantaggiato per una maglia, Iling-Junior ci spera potendo garantire più sacrificio, dal momento che sul lato sinistro del Bologna agirà Conceicao.
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