Frammenti di infanzia: "Da piccolo guardavo la Coppa dei Campioni in televisione e sognavo un giorno di giocarci. Oggi ci ho pure vinto la mia prima partita".
Frammenti di partita stravinta: "Non abbiamo corso rischi contro una squadra fortissima come il Dortmund e nella ripresa sono entrati due giocatori (il riferimento è a Odgaard e Dallinga, ndr) che hanno spaccato la partita. E’ un segnale bellissimo per tutto il gruppo".
Vincenzo Italiano se la gode. Al triplice fischio il tecnico rossoblù ha esultato come un bimbo felice stringendo i pugni e saltando come un grillo impazzito. Lo ha fatto rivolgendo un simbolico inchino a tutti i settori di un Dall’Ara inebriato di gioia.
E’ la notte perfetta: quella che Vincenzo e i suoi ragazzi avevano sognato, ma soprattutto preparato alla grande.
"Abbiamo studiato il Borussia a video di fatto con un solo allenamento – dice il tecnico – e questo la dice lunga sull’applicazione che hanno i ragazzi che alleno".
Dallo studio di Sky Capello gli fa gli elogi e fa perfino partire l’applauso. "Ragazzi, così mi fate venire i brividi", protesta simpaticamente il pilota di un Bologna che nonostante la vittoria esce di scena da questa Champions.
"Dispiace dover uscire di scena – ammette il tecnico –. Ma stanotte sono felice ed emozionato come se avessimo vinto un quarto o una semifinale. Anche perché vedere alla fine la gioia negli occhi dei miei ragazzi e di tutto lo stadio è stato bellissimo".
Fa una pausa e in quella pausa sembra volersi dare pizzicotti invisibili: "Oggi ho conquistato la mia prima vittoria in Champions, per me è un sogno che s’avvera".
Ma il sogno poggia su solidissime basi: quelle di un martellante lavoro quotidiano su teste e muscoli. Senza tralasciare la tattica. "Abbiamo studiato il loro modo di difendere molto alti – rivela Italiano – e sapevamo che se li avessimo attaccati nel modo giusto avremmo potuto arrivare in porta. E’ quello che abbiamo fatto nel secondo tempo, grazie all’ingresso di due che hanno spaccato la partita".
Il pensiero corre a Odgaard e Dallinga, eroi della notte rossoblù in allargata compagnia. E corre a un campionato che adesso resta un fronte obbligato, insieme alla Coppa Italia, per restare nell’Europa che conta.
"E’ il sogno del nostro presidente – aggiunge – ed è diventato il nostro obiettivo, senza però farne un motivo di pressione. Vogliamo rimanere in Europa perché è giocando con continuità, negli anni, con avversari di questo livello che si allena l’abitudine ad affrontare questo tipo di partite".
Partite in cui basta un nonnulla per deragliare. "Il rigore preso in quel modo all’inizio poteva compromettere il piano partita ma è stato bravo Holm a non commettere più errori nonostante l’ammonizione", rimarca il tecnico.
E adesso focus sul viaggio di sabato a Empoli. "Ci aspetta un’altra battaglia – chiude il tecnico –, ma è bello così". No, è bellissimo.
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