MASSIMO VITALI
Sport

Italiano, pensieri da Champions. "La nostra testa è con gli alluvionati. Proveremo a regalare loro una gioia. Il Bologna pronto per l’Aston Villa»

Il tecnico e la notte di Birmingham: "Con Shakhtar e Liverpool la prestazione c’è stata. Siamo in crescita". Sui dubbi di formazione: "Castro o Dallinga? Decido all’ultimo. Sono contento di aver recuperato Ndoye".

"La nostra testa è con gli alluvionati. Proveremo a regalare loro una gioia. Il Bologna  pronto per l’Aston Villa"

Vincenzo Italiano durante la rifinitura di ieri mattina a Casteldebole (Schicchi)

La polvere di gloria che si respira sul prato Villa Park e l’odore del fango che aleggia tra le strade di Bologna. Vincenzo Italiano sa che stanotte dovrà scalare un Everest chiamato Aston Villa. Ma sa bene che c’è chi, sotto le Due Torri, si è appena messo alle spalle una notte angosciosa e davanti a sé avrà giorni quasi altrettanto terribili: e non per una partita, come quella di Genova, andata di traverso. "Il nostro pensiero va alla gente che sta ancora spalando il fango – dice il tecnico rossoblù dal Villa Park –. Proveremo a dare una gioia a queste persone e, anche per loro, dovremo metterci un pizzico di sudore in più".

Esame di Champions: e che esame. Ma Italiano non trema: "Affrontiamo una squadra fortissima e in fiducia, che già avevamo attenzionato la scorsa stagione con la Fiorentina, quando l’Aston Villa arrivò a un passo dalla finale di Conference League (fu eliminata in semifinale dell’Olympiacos, ndr). Squadra compatta quando si difende, velocissima nelle ripartenze e pericolosissima sui calci piazzati".

E’ il riassunto della straripante forza del Golia inglese contro cui il Davide rossoblù dovrà essere bravo ad armare la fionda. "In Champions la prestazione l’abbiamo fatta sia con lo Shakhtar che col Liverpool. Ora ci attende una gara importante e dobbiamo provare a fare punti, perché quello della Champions è un mini campionato. E per fare risultato bisogna essere performanti, come lo siamo stati a Liverpool, quando almeno un gol avremmo meritato di farlo".

Resta la sostanza di un Bologna che in Champions ha raccolto un solo punto in due partite e in campionato arranca nelle retrovie. Sembrerebbe la radiografia di una squadra in crisi ma Italiano non ci sta: "Col Genoa l’unica cosa che è mancata è stata il risultato, ma vedo piccoli segnali di crescita. Bisogna trovare un’identità, ma ci stiamo arrivando. Certo per fare risultato bisogna essere attenti ai dettagli, essere concentrati: chi parte dall’inizio deve dare il massimo e chi entra può fare la differenza. Domani serviranno anche malizia, furore e predisposizione al sacrificio, perché contro una squadra così forte ci saranno momenti in cui dovremo soffrire".

Cortina fumogena sulle scelte di formazione. "Castro o Dallinga? – svicola –. Valuterò attentamente fino all’ultimo le condizioni di tutti, giocando ogni tre giorni non ci si riesce nemmeno ad allenare e sono decisivi i recuperi. Ecco, Ndoye è recuperato e sono contento: non averlo a Genova è stato un sacrificio importante, ma è un sacrificio che ha pagato". E tuttavia certezze nessuna: "Vediamo domani chi comincerà". A posteriori, spiegato il diverbio tra Ravaglia e Karlsson in coda alla sfida di Marassi: "Sulla punizione del 2-2 Karlsson avrebbe dovuto essere in un’altra posizione...". Karlsson, nel dubbio, questa notte danni non ne farà.

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