Terza vittoria consecutiva, prima vittoria con almeno tre gol segnati e terza gara di campionato con almeno 2 reti segnate nelle ultime quattro. Soprattutto, finalmente, "un Bologna concreto e cinico. Sono questi fattori che ci hanno permesso di vincere. E passare all’Olimpico non è mai scontato". Parola di Vincenzo Italiano, che tante volte aveva imputato nel recente passato il bicchiere mezzo vuoto alla mancanza di freddezza sotto porta o in fase di rifinitura. Le cifre di Roma-Bologna raccontano come i rossoblù abbiano tirato in porta 4 volte raccogliendo 3 reti. Ecco cattiveria e cinismo che il tecnico stava aspettando, segnale di maturità di un gruppo alla quarta partita in 10 giorni, che ha dovuto combattere con la stanchezza e la delusione del ko con il Monaco, prima ancora che con una Roma in crisi.
Ha aspettato, coccolato e dato fiducia a Orsolini e Castro: ripagato. E’ arrivato finalmente anche Karlsson, alla prima rete in rossoblù dopo quasi un anno e mezzo. E questa è una notizia che vale almeno quanto i tre punti dell’Olimpico per la risalita al settimo posto: "Karlsson è arrivato molto motivato in ritiro e piano piano si è rimesso in piedi. Oggi gli ho chiesto di entrare forte ed entrare subito in partita. Ci ha ripagati. E’ una vittoria preziosissima, perché ci consentirà di passare qualche giorno con il sorriso. Ma dobbiamo riprendere a lavorare forte". Perché di lavoro da fare ce n’è ancora. Sbloccato Karlsson, c’è da trovare Dallinga: "Stava arrivando anche il suo gol: peccato, ma anche il suo ingresso è un buon segnale".
Non c’è bicchiere a metà, questa volta: la vittoria di Roma regala abbondanza di positività: "Sono contento per la vittoria – continua Italiano – perchè non è mai facile venire a vincere qua: di questo è giusto dare un grande merito ai miei ragazzi". Ma ci sono pure ancora ampi margini di miglioramento sul piano della gestione da sfruttare e il motivo è presto detto: "Dovevamo cercare di non dare fiducia alla Roma, in un momento complicato. I due gol loro sono frutto di due nostre disattenzioni: ci è già successo a Genoa e questo deve essere spunto da prendere per migliorare". Ma la classifica sorride e sarebbe folle non vedere il buono che c’è dopo la risalita in classifica e la terza vittoria consecutiva: "Questi punti in classifica mi rendono veramente felice. Eravamo in ritardo, ma ora stiamo aggiungendo cose importanti e stiamo arrivando. Ribadisco: concretezza e cinismo permettono di vincere questo tipo di partite. Dobbiamo migliorare e crescere ancora, ma aver superato il problema dei risultati e dei gol che non arrivavano è qualcosa che mi soddisfa molto".
La speranza è che l’infortunio di Ndoye non rovini il momento magico: "Dan ha una ferita sulla tibia e penso sia dovuta al fatto che ha sbattuto contro il palo. Penso e spero sia solo questo e nulla di più grave". La gioia del Bologna fa il paio con l’esonero di Juric, silurato dalla dirigenza dopo il triplice fischio: "Mi dispiace per Ivan. Questo è il nostro lavoro, il nostro mestiere. Sappiamo ciò a cui andiamo andiamo incontro". Mors tua, vita mea. Pollice alto per Italiano, verso per Juric, dopo il confronto nell’arena giallorossa.
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