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Iling-Junior: esame di riparazione in Champions League con il Bologna

Iling-Junior affronta un esame cruciale in Champions League con il Bologna, cercando di dimostrare il suo valore.

Iling-Junior torna dove tutto iniziò. Una notte per prendersi il Bologna

Iling-Junior duella con Rouhi (Alive)

La sfida di Champions diventa sinonimo di esame di riparazione. Anche Iling-Junior è chiamato a lanciare un segnale nello stadio dove il 25 ottobre 2022 aveva debuttato nella grande Europa con la Juventus. Anche perché Cambiaghi è atteso a gennaio alla ripresa degli allenamenti e l’inglese è in prestito, con stipendio da oltre un milione interamente pagato dai rossoblù.

Detto che il Bologna avrà bisogno a gennaio di liberare un posto alla voce Over per poter reinserire l’infortunato Cambiaghi nel campionato italiano, l’inglese ha 21 anni di età e rientra in lista Under. Ergo, non pesa. Ma Iling-Junior era arrivato a Bologna a fine estate in prestito, dopo la cessione dalla Juventus all’Aston Villa insieme a Barrenechea nell’ambito dell’affare Douglas Luiz per cercare quello spazio da protagonista che in bianconero non avrebbe avuto e che pure il tecnico dei Villans Unai Emery gli aveva detto che non gli avrebbe garantito.

"Voglio essere protagonista, giocare e incidere", disse con il sorriso sulle labbra dopo il gol del 2-2 segnato a Como, con la convinzione che quello potesse essere per lui il crocevia determinante. Invece no. Fin qui ha messo insieme 10 presenze e la miseria di 309 minuti. Poco pochissimo. Se non ora mai più. E non è un modo di dire. Senza l’infortunato Orsolini, con Karlsson e Dominguez fuori lista Uefa, a Italiano restano appena 2 esterni di ruolo: Ndoye e l’inglese, per l’appunto.

C’è la possibilità di adattare Odgaard a destra e reinserire Ndoye a sinistra, ma l’assenza del numero 7 ha dato dimostrazione di come lo svizzero a destra riesca a inserire una marcia in più. C’è un altro dettaglio tattico a cui prestare attenzione: Italiano, dopo aver impostato il 4-3-3 con esterni a piedi invertiti ed essere passato al 4-2-3-1, ha rimesso mano agli equilibri impostando almeno un esterno di piede naturale. Mai due esterni di piede naturale: e schierare Iling a sinistra e Ndoye sarebbe un inedito.

Inedito che potrebbe trovare senso se Italiano dovesse ricorrere per necessità a Lucumi sulla fascia sinistra, con una sorta di difesa a tre mascherata. A prescindere, se Iling non dovesse giocare nel giorno in cui di esterni puri ne restano due a disposizione, la scelta assomiglierebbe tanto a una bocciatura. Anche se la Champions terminerà a fine gennaio e quindi la dirigenza animerà il proprio mercato solo nelle ultime due settimane, dovendo tenere presente fino all’ultimo la necessità di avere rotazioni ampie, a prescindere dal fatto che i rossoblù abbiano già un piede fuori dall’Europa. Per Iling gli esami di riparazione iniziano in anticipo: già oggi a Lisbona.

Marcello Giordano

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