REDAZIONE BOLOGNA

Il tecnico si complimenta con i padroni di casa: "La nostra era una nuova difesa». Ivanovic: "Mancata la fiducia. Sbagliate troppe conclusioni facili»

Bisogna saper perdere con stile, è vero. Però le congratulazioni agli avversari di turno, diventano quasi un modo per mascherare...

Il tecnico Dusko Ivanovic (Ciamillo)

Il tecnico Dusko Ivanovic (Ciamillo)

Bisogna saper perdere con stile, è vero. Però le congratulazioni agli avversari di turno, diventano quasi un modo per mascherare i propri problemi. Dusko Ivanovic ci congratula con Trieste, che merita il successo per quello che ha fatto vedere sul campo, per la grinta e la determinazione mostrata quando si è trovata sotto. E la Virtus? Si è persa, come le era già accaduto diverse volte nel corso di questa stagione. Ma sul campo di Trieste, che pure porta alla memoria dolci ricordi – la promozione in serie A dopo un solo anno di purgatorio in A2 – la Virtus sparisce di scena. Poche parole, per il tecnico. Che forse – almeno è la speranza dei tifosi Virtus – li vuole riservare per la squadra. Per provare a ribaltare una brutta china. "Congratulazioni a Trieste – dice Ivanovic –, che ha giocato una buona partita, soprattutto nei momenti finali. Noi abbiamo giocato una buona difesa e controllato la partita, poi abbiamo perso confidenza, sbagliato tiri facili che di là Trieste ha messo. E per questo motivo abbiamo perso". Perché tanti errori nelle conclusioni? "Erano tiri aperti, facili, ben costruiti dai vantaggi che avevamo preso in post con Shengelia e Clyburn. Credo sia un discorso di fiducia, che è mancata. A volte può accadere anche questo". Il problema è che accade un po’ spesso.

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