Il Mitico: "Servivano meno giocatori, però più forti». Villa va all’attacco:: "I conti non tornano»

Il Bologna in crisi: dubbi sulla squadra e sulle scelte di mercato. Parole di ex difensori e analisti sulle difficoltà del club e sulle prospettive future.

Villa va all’attacco:: "I conti non tornano"

Renato Villa, detto anche il Mitico

"Per giudizi e verdetti è ancora presto. Non dimentico come giocatori come Zirkzee abbiano avuto bisogno di tempo per dimostrare il loro valore. Ma qualche dubbio sulla consistenza di questo Bologna, dopo undici partite e una sola vittoria, inizio ad averlo".

Parola di Renato Villa, per tutti il ‘Mitico’, difensore rossoblù tra il 1986 e il 1992. Che potesse essere una stagione complessa, l’aveva detto: "Diciamo la verità: ci eravamo abituati troppo bene. Lo scorso anno abbiamo avuto tanto merito, ma ci è pure è andato tutto bene con tante big hanno toppato la stagione tutte insieme. La sensazione è che quest’anno non sarà la stessa storia. Che ripetersi sia difficile lo testimonia il Napoli: ha vinto due anni fa, lo scorso anno non è andato in Europa e quest’anno con Conte è di nuovo lì. Ecco cambiando allenatore e due-tre titolarissimi, ho il dubbio che il Bologna sia rimasto a metà e che una volta andati via Motta, Zirkzee, Calafiori, Saelemaekers e Kristiansen, a quel punto valesse la pena fare una rivoluzione più profonda".

Non è però il ko di Birmingham con l’Aston Villa a mettere dubbi sulla tenuta di un Bologna che non è né carne nP pesce ed è a un passo dalla crisi.

"I brutti segnali sono rappresentati dalle mancate vittorie con il Genoa, o con l’Udinese e il Parma, di perdere a Liverpool o con l’Aston Villa ci sta. La verità è che i nuovi ancora non hanno dato nulla. Sartori è stato un fenomeno un anno fa e non penso sia diventato improvvisamente il peggior direttore sportivo della serie A, ma se gli altri spendono 20-30 e tu 10-15 a giocatore, ci sta l’anno in cui non le azzecchi tutte. E allora mi domando perché abbiano preso tanti giocatori invece di concentrare le risorse su Retegui o su Ioannidis o Pavlidis, per sostituire Zirkzee con una quarta scelta. Forse valeva la pena prendere meno giocatori ma più forti, anche se la mia sensazione è che la società sia stata troppo attenta ai conti in vista di un anno tanto importante quanto difficile, con la Champions League".

Marcello Giordano

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