ALESSANDRO GALLO
Sport

Il fascino del Playground. Anche ’Un posto al sole’ per il torneo più glamour

Da lunedì scorso tutto esaurito al campo ’Cristofori’ dei Giardini Margherita. In tribuna l’attrice Sara Zanier, l’ex rossoblù Gabbiadini e la tennista Errani.

Il fascino del Playground. Anche ’Un posto al sole’ per il torneo più glamour

Il fascino del Playground. Anche ’Un posto al sole’ per il torneo più glamour

Uno dei luoghi più suggestivi di Bologna, escludendo monumenti e basiliche, è il parco dei Giardini Margherita. La discussione preferita all’ombra delle Due Torri, quando si parla di sport, è il basket. Perché Bologna è praticamente l’unica città che abbia conservato il derby dei canestri ad alto livello. E quando si parla di derby, ciò che il Bologna e il rossoblù uniscono, Fortitudo e Virtus dividono.

Premessa doverosa per spiegare quel fenomeno estivo che tutta Italia ci invidia e che va sotto il nome di Playground dei Giardini Margherita. Fino al 18 luglio ci sarà la possibilità di assistere al torneo open unico. Forse il migliore in Europa: sicuramente il più richiesto. Da quando ai Giardini si sono convertiti ai social e, grazie anche al contributo de ‘La giornata tipo’, arrivano richieste di ogni sorta. Da chi chiede il prezzo del biglietto a chi vorrebbe un posto a bordo campo, essendo disposto a sborsare cifre folli. Ora, si dà il caso che il prezzo sia uguale per tutti: l’accesso ai Giardini, trattandosi di un parco pubblico, è gratuito. E chi prima arriva, prima alloggia. Potendo respirare, senza transenne, quel che emerge dalle panchine. Senza dimenticare il maxischermo che tiene il torneo legato agli Europei e alla Germania. Nella prima settimana, tra i vip in ’tribuna, spiccano i nomi di Manolo Gabbiadini, ex del Bologna e della tennista Sara Errani. Suggestivo il riconoscimento per Mariella Santucci – scudettata con la Reyer – premiata dalla sorella Martina.

Piace il torneo dei Giardini Margherita perché le sorprese sono dietro l’angolo. Perché ci hanno giocato gli americani come Mike Brown e Sugar Richardson e persino un capitano della Nazionale italiana, Giacomo Galanda.

Di più: la rincorsa di Davide Lamma al bronzo agli Europei di Svezia 2003 è partita dai Giardini Margherita. E con Davide, nei giorni scorsi, ha fatto la sua apparizione ai Gardens, la sua compagna Sara Zanier, attrice vista all’opera in Don Matteo e anche in Un posto al sole.

E su quel campetto hanno giocato sia Mario Boni – quando era squalificato per la Fip –, sia il gemello Andrea Niccolai, quando era appena stato acquistato per 15 miliardi di vecchie lire dal Messaggero Roma.

Sorprese e storia, ai Giardini Margherita perché il torneo – prima edizione nel 1982 – non dimentica chi lo ha fatto grande. Così il torneo è diventato Walter Bussolari Playground, per non dimenticare chi, con la sua calda voce, teneva compagnia agli spettatori. E il campetto porta il nome di Gianni Cristofori che per primo, sul Carlino, diede spazio alla kermesse all’aperto. Ci sarà la gara delle schiacciate dedicata ad Andrea Vignoli, detto Vignè. Andrea era un play tascabile, alto poco più di 170 centimetri, dotato di un’elevazione spaventosa. E grazie al suo fisico riusciva a schiacciare. Per onorarne la memoria ecco l’idea di una gara di schiacciate riservata a chi non arriva ai 190 centimetri.

Si è vista la Nazionale di basket, in visita e si è onorata la memoria di Paolone Barlera e di Moses Gambini. Non dimentica, il Playground, sempre aperto alle sorprese e alla solidarietà. E a proposito di sorprese, nella gara delle stelle, in passato, si è visto Gimbo Tamberi. Mentre tra il pubblico, ci sono state icone del calibro di Lucio Dalla, Marco Pantani e Diego Abatantuono. Non sono mancate nemmeno le bellezze del calibro di Alba Parietti e Laura Chiatti. Non è mancata la cultura. Concetto Pozzati, artista, docente e poi assessore, allenò l’Accademia di Belle Arti di Pellacani e Vidili, Montecchi e Della Valle. E poi due rettori del calibro di Ivano Dionigi (latinista e grande appassionato dei canestri) e Francesco Ubertini (che da giovane era stato avversario di Andrea Dallamora) e nemmeno l’amministrazione comunale. In passato sono transitati il sindaco Walter Vitali e l’assessore allo sport Rosanna Facchini (nei primi anni Novanta, in una finale messa in forse dalla pioggia, fece aprire le porte del PalaDozza per garantire l’incontro). Tutto questo per capire che, in meno di quattro ore, ai Gardens, c’è la possibilità di vivere di tutto. Dallo spettacolo dei canestri allo spettacolo di Bologna. Per chiudere la serata, poi, o in gelateria o al Mulino Bruciato, che è pure uno degli sponsor più longevi grazie alla passione per i canestri di Luciano Andalò.

Da non trascurare: detto che in questa stagione si penserà alla Fondazione Sant’Orsola, il Playground dei Giardini Margherita è una manifestazione alla quale sono stati dedicati due volumi e il docu-film ‘Il Campo dei miracoli’ del regista Davide Spina.

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