Cercasi difesa da Champions. E’ sulla tenuta difensiva che i rossoblù hanno costruito una stagione storica, grazie alla quale domani si presenteranno nuovamente ai nastri di partenza della massima competizione europea per club, a 60 anni di distanza dalla prima e ultima volta.
Con 32 reti al passivo, il Bologna ha chiuso l’ultima stagione con la terza miglior difesa della serie A, dietro a Inter e Juventus. Quella difesa non c’è più. O meglio, ci sono diversi interpreti del recentissimo passato: da Skorupski a Ravaglia tra i pali, da Posch e Lykogiannis sulle fasce, fino a Beukema e Lucumi al centro, ma con l’allenatore è cambiato il modo di interpretare la fase difensiva e le antiche certezza sono andate perdute.
Dopo quattro giornate, il Bologna si ritrova con la terza peggior difesa della serie A, davanti ad Atalanta e Venezia (entrambe 8 reti subite). Per confermarsi grande a questo ritmo, serve un attacco esplosivo ed è soprattutto sul tasto dell’attacco che hanno battuto Italiano e i rossoblù per raccontare le difficoltà di questo inizio. Ma la storia racconta che per fare strada e confermarsi tra le grandi servirà anche se non soprattutto crescere dietro.
Urge ritrovare nuove certezze. Anche per questo non è escluso che per la prima di Champions con lo Shakhtar Italiano riparta da Posch, Beukema, Lucumi ed è aperto anche il ballottaggio tra Lykogiannis e Miranda. Insomma, Italiano potrebbe ripartire dagli uomini che l’Europa l’hanno conquistata sul campo.
La scelta non sarebbe per un solo fatto di ‘diritto acquisito’ dal passato. In un Dall’Ara gremito, ascoltando l’inno, i reduci della scorsa stagione potrebbero avere una motivazione in più e chissà che non ritrovino un po’ di dello smalto perduto, di fronte a un match che rappresenta il coronamento di un anno di sforzi e lavoro.
Ma c’è un altro fattore: Posch, Beukema, Lucumi e Lykogiannis si conoscono e chissà che la chimica non aiuti nelle letture delle situazioni e in questa fase di transizione tra il gioco posizionale e con un baricentro più basso di Motta e quello verticale, fatto di difesa altissima e pressing forsennato. Cerca il primo clean sheet, il Bologna di Italiano: per assicurarsi quanto meno il primo punto. I destini europei dei rossoblù passeranno soprattutto dal Dall’Ara: perché in casa i rossoblù affronteranno pure Lille e Monaco, sulla squadra più alla portata di Liverpool, Dortmund e Aston Villa. Serviranno due vittorie un pareggio per centrare la quota di 7 punti, che secondo le proiezioni Uefa potrebbero bastare per l’ingresso ai playoff. E per fare risultati servirà anche ripartire dalla tenuta difensiva.
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