REDAZIONE BOLOGNA

I due difensori protagonisti di una buona gara. Lo svedese: "Felice per la prima da titolare». Holm ed Erlic: "Serve più qualità»

Un Bologna che non segna e che non vince ma che, almeno, per la prima volta non subisce gol. Chi...

Il terzino Emil Holm, 24 anni (Schicchi)

Il terzino Emil Holm, 24 anni (Schicchi)

Un Bologna che non segna e che non vince ma che, almeno, per la prima volta non subisce gol. Chi ha contribuito a rendere ermetica la difesa rossoblù – assieme a Ravaglia, attento nel recupero ad evitare il patatrac salvando su Mihaila – è il duo Martin Erlic-Emil Holm, parte del quartetto dietro costruito per contenere le falcate di Bonny, Cancellieri e non solo. "Dietro abbiamo fatto bene – così il centrale croato, alla seconda da titolare, nel post-gara ai microfoni di Dazn, che lo ha votato come uomo-partita -, ma ci manca sempre qualcosa davanti: costruiamo tante occasioni, ma purtroppo non riusciamo a sfruttarle. Loro si sono chiusi e noi abbiamo provato a fargli male con i cross, ma non siamo riusciti a segnare. Ora bisognare andare avanti a testa alta e ripartire più forti". Lucido, quasi telegrafico, consapevole che davanti sarebbe stato necessario colpire o comunque essere cinici, cosa che il Bologna non ha fatto, nemmeno con l’uomo in più dall’inizio del secondo tempo.

Dietro, invece, rischi pochi, almeno nel secondo tempo, mentre nel primo c’è voluto anche qualche bell’intervento di Holm, per negare al Parma la gioia del gol.

"C’è mancata un po’ di qualità, nonostante la buona partita", ha commentato l’esterno svedese in sala stampa, che finalmente sembra essersi messo alle spalle i guai fisici, pronto ad essere una risorsa sulla fascia e nelle rotazioni di Italiano. Un debutto dal primo minuto per lui parzialmente sporcato da una prova di gruppo sottotono rispetto alle recenti contro Liverpool e Atalanta, dove sabato scorso ha esordito da ex in rossoblù.

"Non siamo riusciti a fare gol, ma non dobbiamo soffermarci troppo su questo – ha detto il terzino ex Atalanta –. Il mister ci chiede di fare bene e penso l’abbiamo fatto. A livello personale, invece, sono molto felice di aver giocato la mia prima gara da titolare. Giorno dopo giorno ho lavorato per migliorarmi e ora posso dire di star bene. La trasferta a Liverpool? E’ stata una grande esperienza, che ci porteremo dietro a lungo".

In chiusura, anche un pensiero su alcuni obiettivi personali. "La Nazionale? Per me è un grande obiettivo, ma devo giocare bene per meritarmela".

Giovanni Poggi

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