MARCELLO GIORDANO
Cronaca

Bologna in Champions, Daniele in bici fino a Lisbona: “Un voto d’amore”

I 2.500 chilometri di Giovannini, geometra 34enne di Ozzano, per arrivare allo stadio Alvalade: "Spero il Bologna mi farà fare altre imprese”

Daniele Giovannini al confine con la Spagna e (a destra) quando è partito dallo stadio Dall'Ara

Daniele Giovannini al confine con la Spagna e (a destra) quando è partito dallo stadio Dall'Ara

Bologna, 28 gennaio 2025 – "Se ce l’ha fatta il Bologna, a fare qualcosa di impensabile, perché non dovrei farcela anch’io?". E’ da questa domanda, che è nata una sorta di sfida con se stesso. A dimostrazione che nello sport e nella passione per la propria squadra del cuore si possono trovare motivazioni per fare cose fuori dall’ordinario. A vivere e raccontare questa avventura è Daniele Giovannini, geometra 34enne di Ozzano, tifosissimo del Bologna, che ha deciso di chiudere l’avventura dei suoi rossoblù in Europa con un’impresa: raggiungere Lisbona e lo stadio Alvalade in bicicletta.

Giovannini, riassuma la trasferta a Lisbona.

"Sono arrivato domenica, dopo 15 giorni di tappe, la prima da Bologna a Chiavari di oltre 200 chilometri. Ho macinato 2500 chilometri, pedalato per 85 ore, superando i pirenei sotto la pioggia, con temperature tra i -5 e i - 7 gradi".

La domanda sorge spontanea: perché?

"Sono un appassionato, ciclista amatoriale. Era nato tutto da un voto fatto quando il Bologna era in corsa per l’Europa la scorsa stagione: se ce l’avesse fatta a fare qualcosa che tutti ritenevano impossibile, l’avrei fatto anch’io. Ed eccomi in sella a Lisbona".

Macinerà altri 2500 chilometri al ritorno?

"No, anche perché devo tornare a lavorare. Alcuni giorni ho lavorato il pomeriggio dall’albergo, altri erano completamenti liberi e dedicati alla bici. Questa ‘impresa’ ovviamente l’ho realizzata sfruttando le ferie e con un amico che mi ha seguito in macchina, qualora ci fossero stati problemi o guasti meccanici. Insomma, è stata comunque preparata, non improvvisata. Andare in Inghilterra a Liverpool e Birmingham sarebbe stato troppo complesso. Così optato per l’ultima. Felice di averlo fatto".

Anche se non conterà da un punto di vista di classifica?

"Sì. Ho seguito la squadra nelle altre trasferte Champions in aereo, sono abbonato e la mia speranza e convinzione è che torneremo in Europa: Champions, Europa League o Conference non importa. Vorrei organizzare altre trasferte in bici l’anno prossimo".

Fede o fiducia?

"Nessuna delle due, credo nel lavoro e nelle scelte della società. Sono dell’idea che la forza del gruppo, in uno sport di squadra, non derivi da un singolo giocatore o allenatore e quindi ho sempre creduto anche dopo le cessioni eccellenti dell’estate che saremmo tornati".

Sporting-Bologna finisce?

"Io spero in un’uscita di scena con il botto, che dia il la a una nuova rincorsa all’Europa. Ce l’abbiamo fatta una volta, possiamo rifarlo".