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Fortitudo

Fortitudo, Cagnardi è già carico: "Non vedo l’ora di iniziare"

La presentazione in Furla del neo tecnico biancoblù: “Bologna è la città della pallacanestro, per me un motivo di orgoglio. Pressione? So qual è il calore legato a questa squadra”

Il nuovo coach della Fortitudo Bologna Devis Cagnardi (FotoSchicchi)

Bologna, 3 luglio 2024 – “Non vedo l’ora di iniziare”, parola di Devis Cagnardi. Se il buongiorno si vede dal mattino, il neotecnico della Fortitudo sembra essere partito subito col piede giusto.

Cappellino in testa e spilla sul petto griffati Fortitudo e dopo l’incontro con i rappresentanti della Fossa, sciarpa al collo, Cagnardi è stato presentato questo pomeriggio in Furla.

A fare gli onori di casa il presidente dell’Sg Andrea Bianchini, poi parola al vicepresidente Teo Alibegovic che ha introdotto così il nuovo tecnico: “Dobbiamo cercare di fare una maratona senza proclami, non sempre chi ne fa arriva fino in fondo. Ogni partita va approcciata per vincere, e se ci sarà l'atteggiamento giusto arriveremo lontano. Sappiamo che sul mercato siamo un po' in ritardo”. Poi il proscenio è stato tutto per il 48enne bresciano

“Bologna è la città della pallacanestro, e questo per me è motivo di orgoglio. Panchina prestigiosa siamo tutti qua spinti dalla voglia di iniziare il prima possibile. Ho sempre vissuto Bologna da avversario, percepisco tante emozioni positive in un campionato difficile da affrontare. Ci sono tutti i presupposti per fare bene”.

Come è nato l'accordo?

“Abbiamo entrambi finito la stagione molto tardi. Ci sono stati contatti e al netto delle normali valutazioni sia mia che della Fortitudo. Adesso non sappiamo ancora quanto saremo competitivi dato che è ancora presto per il roster sia nostro che delle avversarie”.

Il campionato di serie A2?

“E’ molto competitivo. Ci sono squadre prestigiose che faranno roster ambiziosi. E' giusto così e la formula mi piace perché i due gironi dell’anno scorso andavano a diluire la qualità e la forza”.

Il salto di qualità?

“Non è solo a livello sportivo ma anche di crescita della squadra e dei giocatori. Abbiamo giocatori in contratto, ma il mercato degli italiani non è semplice, adesso lo stiamo sondando per costruire un assetto di squadra il più competitivo possibile sapendo che quello degli americani è più aperto e ci si può lavorare con più tranquillità”.

Aradori e il possibile sostituto?

“Il suo recupero sta andando bene e mercoledì avrà una visita importante. Vista l’età è giusto dargli il tempo necessario, cercheremo un italiano che possa giocare nel suo ruolo (si fa il nome di Mian anche se lo stesso Alibegovic conferma “Basciano ha 20 proposte di giocatori sul tavolo”), davanti o dietro? a livello di quintetto è relativo, quel che conta è chi le finisce, le partite”. Si va invece verso la conferma dei due visti degli stranieri sui lunghi. “Il mercato italiano non permette di trovare giocatori che possano avere tanto minutaggio. Quindi ci orienteremo su due lunghi stranieri”.

La pressione?

“E’ ben altro. Ho tanto senso di responsabilità quello si, e comunque vengo da un altro ambiente che non è morbidissimo. So quale sia il calore legato a questa squadra, e il popolo che ci sta dietro: ti spinge, ti sorregge".

Cercherete di valorizzare tutto il roster, stavolta?

“Non mi permetto di commentare il passato. Io voglio un gruppo vivo dove tutti abbiano un ruolo: ogni giocatore ha il suo ruolo, ma tutti devono sentirsi parte del progetto tecnico”.

Che identità avrà la Fortitudo di Cagnardi?

“Aspettiamo di vedere la squadra finita. Tutti gli allenatori parlano di difesa, corsa e intensità, ma in realtà dovremo vedere la squadra in campo per capire quali saranno gli equilibri tecnico-tattici”

Mentre si lavora per scegliere gli assistenti e si punta a trattenere Freeman, in coach conferma la preparazione: “Primo allenamento il 19 agosto ma ci vedremo prima per le visite mediche rituali. Sono comunque date ufficiose, poi stileremo il programma”.

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