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Entusiasmo, difesa e il fattore Aradori. Così la Fortitudo cerca di risalire la china

Basket serie A2 Ore 20,30: al PalaDozza il recupero della settima giornata con Avellino. Cusin e Sabatini sempre indisponibili

Entusiasmo, difesa e il fattore Aradori. Così la Fortitudo cerca di risalire la china

Pietro Aradori, classe 1988, pronto al rientro. Non avrà un minutaggio particolarmente corposo, ma la sua presenza porta fiducia ed entusiasmo (Schicchi)

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A quattro giorni dalla vittoria con Livorno, che ha sancito il ritorno in panchina di Attilio Caja, la Fortitudo alle 20,30, al PalaDozza, nel recupero della settima giornata, affronta Avellino. Da una neopromossa all’altra, la formazione del presidente Stefano Tedeschi cerca il secondo sigillo consecutivo per continuare nel percorso di crescita e puntare verso posizioni di classifica più consone alle ambizioni delle vigilia. E’una Fortitudo work-in-progress quella che cerca conferme con Avellino.

Se lo stesso Caja domenica scorsa contro Livorno squadra era ancora al 60 per cento del potenziale, scontato che qualche giorno di allenamento in più e la possibilità, anche se ancora limitata di poter schierare quest’oggi anche Pietro Aradori fa salire la percentuale dello stato di forma biancoblù.

Confronto sulla carta a favore della Effe quello che diretto dal trio arbitrale composto da Luca Attard, Lupelli e Gai e che va in scena in Piazza Azzarita, oltre che in diretta su Lnp Pass, videodiretta su Canale 88 e radio su Sanluchino.

L’allenamento di rifinitura di ieri sera ha tolto gli ultimi dubbi anche sul possibile utilizzo di Aradori per il confronto di quest’oggi. Anche se in condizione fisica ancora tutta da migliorare anche il giocatore nativo di Lograto sarà della sfida, anche per riassaggiare il terreno di gioco che fino ha calcato solo una manciata di minuti con Verona e Rieti prima del riacutizzarsi di un problema al polpaccio che lo aveva già bloccato in fase di preparazione dopo l’infortunio al tendine d’Achille.

Con un Aradori in più, con un po’ di ritrovato entusiasmo, ma sopratutto con chiare regole sia in attacco che in difesa la Fortitudo proverà a scardinare la difesa irpina.

"Ci attende un infrasettimanale in più. Sappiamo che quello del PalaDozza è un campo ostico e con il cambio di allenatore si sono viste le differenze – sottolinea, sponda Avellino, coach Alessandro Crotti –. Dovremo aggiustarci in corso d’opera, perché immagino abbiano inserito nuove cose. La Fortitudo ha avuto una impatto super nella partita con Livorno, sappiamo che saranno tanti i dettagli che faranno la differenza. Non dovremo far prendere ritmo a Fantinelli, ai tiratori Mian e Gabriel e dovremo evitare palle perse".

Idee chiare per la matricola, ma con grande tradizione Avellino, che arriva al PalaDozza con gli stessi punti della Fortitudo, con una partita in meno e più riposata della Effe visto che la sfida dello scorso fine settimana con Cento era stata rinviata per le finestre delle nazionali.

A livello di infermeria nella Fortitudo ancora indisponibili Marco Cusin e Gherardo Sabatini.

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