MARCELLO GIORDANO
Sport

Dallinga: "Desiderio che si avvera". Odgaard: "Abbiamo la testa giusta"

Tra gli uomini chiave dell’impresa anche Ndoye: "A Lisbona giocheremo l’ultima partita con questo spirito"

La gioia di Thijs Dallinga al primo gol assoluto in. Champions League (Alive)

La gioia di Thijs Dallinga al primo gol assoluto in. Champions League (Alive)

Il tappo è saltato: Thijs Dallinga non si ferma più. Dopo le reti a Torino e Roma, ecco il primo sigillo in Champions. Meglio ancora: sta imparando a incidere anche entrando a partita iniziata e in Champions si prende una rivincita personale, dopo i gol segnati in fuorigioco o falliti con Liverpool, Lille e Benfica. Questa volta trova la zampata, sette minuti dopo il suo ingresso, per pareggiare la partita. E due minuti dopo, entra pure nell’azione del raddoppio di Iling. Scusate il ritardo. Ma meglio tardi che mai: "Purtroppo siamo entrati nella competizione tardi – racconta l’olandese –, ma questa vittoria spiega più di mille parole il nostro percorso di crescita. Ora sappiamo e sentiamo di potercela giocare davvero con tutti". Non è un rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere, ma consapevolezza che c’era bisogno di tempo per arrivare a questo punto. E allora, solo gioia: "Era un sogno per me giocare in Champions e lo era segnare: li ho realizzati entrambi in una sera sola, davanti al nostro pubblico. Sono orgoglioso e felice, per me e per la squadra. E’ una grande serata: contro un avversario durissimo, finalista dell’ultima Champions, abbiamo fatto la partita e l’abbiamo vinta, con un secondo tempo in crescendo e in rimonta". Peccato sia l’ultima al Dall’Ara, ma di partite così Dallinga e il Bologna vogliono giocarne altre: "Vogliamo altre partite così in futuro, ora che abbiamo dimostrato di avere la qualità e l’intensità per stare a questi livelli". E allora l’eredità che lascia la vittoria con il Borussia è soprattutto la voglia di andare a riprendersi l’Europa in campionato, concetti che trovano approfondimento soprattutto nelle parole di Jens Odgaard. Il danese è l’uomo della svolta, attorno al quale ha ruotato il passaggio al 4-2-3-1. E’ l’uomo della svolta anche con il Borussia.

Perché entra e piazza le sgroppate sui lanci di Lykogiannis da cui l’assist per Dallinga e il tap in vincente di Iling-Junior: "Sono felice, davvero felice: per l’ambiente, per la società, per la vittoria e per la mia prestazione. Sono entrato, ho fatto l’assist, ho sfiorato il gol e abbiamo creato tanto trovando la seconda rimonta vincente consecutiva: ci siamo, abbiamo la testa giusta e la giusta intesa. E’ stata una grande serata, ma ora testa all’Empoli, perché saranno in palio tre punti importantissimi per la classifica, se vogliamo tornare in Europa". E in Europa, il Bologna vuole tornarci. Parola di Dan Ndoye: "Non abbiamo tempo di festeggiare questa vittoria e questa serata storica, perché sabato sera rigiochiamo a Empoli. Ma ci godiamo questo momento, questa grande serata e questa grande vittoria. Siamo fuori, ma la stagione non è finita, anzi: abbiamo una rimonta da completare in campionato. Ma a Lisbona giocheremo l’ultima di Champions come se fossimo ancora dentro, perché per noi è diventato gioia e divertimento giocare le partite".

Per i tifosi pure, guardare un Bologna così.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su