Il tappo è saltato: Thijs Dallinga non si ferma più. Dopo le reti a Torino e Roma, ecco il primo sigillo in Champions. Meglio ancora: sta imparando a incidere anche entrando a partita iniziata e in Champions si prende una rivincita personale, dopo i gol segnati in fuorigioco o falliti con Liverpool, Lille e Benfica. Questa volta trova la zampata, sette minuti dopo il suo ingresso, per pareggiare la partita. E due minuti dopo, entra pure nell’azione del raddoppio di Iling. Scusate il ritardo. Ma meglio tardi che mai: "Purtroppo siamo entrati nella competizione tardi – racconta l’olandese –, ma questa vittoria spiega più di mille parole il nostro percorso di crescita. Ora sappiamo e sentiamo di potercela giocare davvero con tutti". Non è un rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere, ma consapevolezza che c’era bisogno di tempo per arrivare a questo punto. E allora, solo gioia: "Era un sogno per me giocare in Champions e lo era segnare: li ho realizzati entrambi in una sera sola, davanti al nostro pubblico. Sono orgoglioso e felice, per me e per la squadra. E’ una grande serata: contro un avversario durissimo, finalista dell’ultima Champions, abbiamo fatto la partita e l’abbiamo vinta, con un secondo tempo in crescendo e in rimonta". Peccato sia l’ultima al Dall’Ara, ma di partite così Dallinga e il Bologna vogliono giocarne altre: "Vogliamo altre partite così in futuro, ora che abbiamo dimostrato di avere la qualità e l’intensità per stare a questi livelli". E allora l’eredità che lascia la vittoria con il Borussia è soprattutto la voglia di andare a riprendersi l’Europa in campionato, concetti che trovano approfondimento soprattutto nelle parole di Jens Odgaard. Il danese è l’uomo della svolta, attorno al quale ha ruotato il passaggio al 4-2-3-1. E’ l’uomo della svolta anche con il Borussia.
Perché entra e piazza le sgroppate sui lanci di Lykogiannis da cui l’assist per Dallinga e il tap in vincente di Iling-Junior: "Sono felice, davvero felice: per l’ambiente, per la società, per la vittoria e per la mia prestazione. Sono entrato, ho fatto l’assist, ho sfiorato il gol e abbiamo creato tanto trovando la seconda rimonta vincente consecutiva: ci siamo, abbiamo la testa giusta e la giusta intesa. E’ stata una grande serata, ma ora testa all’Empoli, perché saranno in palio tre punti importantissimi per la classifica, se vogliamo tornare in Europa". E in Europa, il Bologna vuole tornarci. Parola di Dan Ndoye: "Non abbiamo tempo di festeggiare questa vittoria e questa serata storica, perché sabato sera rigiochiamo a Empoli. Ma ci godiamo questo momento, questa grande serata e questa grande vittoria. Siamo fuori, ma la stagione non è finita, anzi: abbiamo una rimonta da completare in campionato. Ma a Lisbona giocheremo l’ultima di Champions come se fossimo ancora dentro, perché per noi è diventato gioia e divertimento giocare le partite".
Per i tifosi pure, guardare un Bologna così.
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