MARCELLO GIORDANO
Sport

Corazza: "Under 17, il futuro è già iniziato"

Il responsabile del settore giovanile e lo scudetto vinto: "Ragazzi di valore, speriamo di portarli in prima squadra. Belli i complimenti di Pioli"

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di Marcello Giordano

Promessa mantenuta. "Vinceremo uno scudetto", aveva detto ai suoi collaboratori Daniele Corazza nel 2013, appena nominato responsabile del settore giovanile del Bologna. Nove anni dopo, ecco l’Under 17 campione d’Italia, al termine di una stagione che ha visto l’Under 18 fermarsi a un passo dal trionfo e l’Under 15 arrivare alla Final Four scudetto. Dalle lacrime di amarezza per la sconfitta dell’Under 18in finale con la Spal a quelle di gioia per la vittoria dell’Under 17 per 3-2 in rimonta sull’Inter: la festa è qui, questa volta la favola è a lieto fine, ammesso e non concesso che di favola si tratti. "Più che favola Bologna, stagione da favola del Bologna", racconta Corazza, che ha un contratto in scadenza al 30 giugno che in questi giorni è destinato a essere prolungato.

Daniele Corazza il Bologna è campione d’Italia.

"E’ una grande gioia e una grande soddisfazione: per il club, per la città, per tutti, penso. Soprattutto mi sento di dire meritato".

Anche se contro l’Inter non era semplice crederci: sotto 2-0 dopo 12’, avete ribaltato la gara nei 12’ finali.

"Abbiamo subito due gol a freddo, frutto del nervosismo iniziale dato dalla posta in palio. Ma abbiamo sempre giocato e dopo il rigore di Ravaglioli ho cominciato a credere che potessimo pareggiare e andare ai supplementari. Mai avrei pensato di vincere nei novanta minuti, devo essere onesto. Questa volta la favola ha avuto il lieto fine".

Quanto pesa questo successo?

"Personalmente tanto: sono arrivato nel 2004 nel Bologna, che rappresenta 18 anni della mia vita. E poi è la certificazione dell’ottimo lavoro che è stato svolto da sette anni a questa parte: siamo campioni d’Italia, questo non ce lo toglie nessuno e dopo aver battuto Juventus, Milan, Inter e la Fiorentina durante la stagione regolare: tutte società che avevano budget superiore. Noi abbiamo lavorato bene dando il massimo e a prescindere dal risultato l’ottimo lavoro e la qualità che abbiamo rappresentano la cosa che mi interessa di più, perché il lavoro del settore giovanile è quello di creare calciatori".

Sono passati sette anni dall’arrivo di Saputo e nel settore giovanile sette anni rappresentano un lasso temporale per portare a compimento un ciclo.

"Vero, i bambini di ieri oggi sono calciatori da Under 17, 18 o Primavera ed è qui che nasce la soddisfazione. Abbiamo tanti prospetti molto importanti in ogni gruppo, dall’Under 15 in sù, con 27 nazionali. Aggiungo Stivanello attualmente impegnato agli Europei Under 19 e Mercier, Bagnolini e Raimondo chiamati per i giochi del Mediterraneo. Abbiamo tanti giocatori futuribili: ora la prossima sfida è portarne in prima squadra il più possibile ed è già cominciata".

Quanti messaggi ha ricevuto dopo il trionfo?

"Tanti, tantissimi. Da agenti, allenatori, direttori sportivi. Fenucci ha chiamato i ragazzi ieri a cena per complimentarsi e ringraziarli ed è stato un gesto molto bello. Poi i messaggi e i complimenti di Sartori e di Di Vaio, con il quale ho condiviso il lavoro in questi anni, come pure con Bigon".

Chi altro?

"Quello più particolare da Pioli. Gli ho scritto che l’ultimo scudetto non era più il suo. Ci ha fatto i complimenti. Curioso come lui abbia vinto lo scudetto contro l’Inter e noi quello Under 17 sempre contro l’Inter, che fu pure l’avversario dello spareggio del ‘64. Coincidenze che diventano storia: dopo gli scudetti di Mancini e Marocchi, dopo quello di Pioli, ecco lo scudetto dell’Under 17 di Biavati. Un risultato che mi commuove, perché questi ragazzi li ho visti crescere e conosco i sacrifici che hanno e che ho fatto".

Com’è stata la festa?

"Meravigliosa. I ragazzi non volevano più lasciare lo stadio, ci hanno dovuto buttare fuori. Poi cena e nottata insonne in albergo. Oggi (ieri mattina, ndr) si torna a Bologna tutti più forti e consapevoli di avere un settore giovanile pronto a far sbocciare tanti professionisti".