Italo Cucci
Non ci fosse stata la Fiorentina, commenti scontati: l’Inter ha spezzato le reni al Benevento, il turnover deciso da Conte prevedeva una passeggiata. Balle. L’Inter c’è e diverte. Non sembra quella che ha da poco chiuso una stagione di polemiche, incomprensioni, bizze che le hanno impedito di bruciare la Juve cotta allo sprint. Restava un dubbio: pace d’ufficio fra Conte e Zhang oppure...Oppure. Il dibattito calcistico non va in onda a tarda sera, sfiancante e inutile come quello politico. Il campo dice la veritá, soprattutto quando la vittoria è cosí ricca di gol. Dicono che non sia l’Inter che voleva Conte, e forse non è ancora compiuta, il mercato è aperto: ma viene il sospetto che non si stia solo accontentando, l’allenatore; anzi: si sta già divertendo. Non lo dirà, lascerà che Ausilio parli di Nainggolan, di Skriniar, di Ranocchia, forse anche di Lautaro (perché pecunia non olet) ma in realtà ha già una bella squadra di venti giocatori e rinvia la presa di responsabilità parlando di scudetto. Malizioso, aspetta Pirlo.
Non fa turnover, Conte, come un provinciale qualsiasi. Si gioca il meglio, partita per partita. Con la Viola il meglio l’ha trovato all’ultimo respiro, a Benevento dopo 28 secondi, Lukaku come Dick Fulmine: romanzesko.
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