MASSIMO VITALI
Sport

Con il Lecce per i tre punti. Italiano e il tabù Dall’Ara: "Attenzione e pazienza per fare il bis di Cagliari»

La fiducia del tecnico: "Sotto l’aspetto fisico stiamo bene e possiamo spingere" .

Italiano e il tabù Dall’Ara: "Attenzione e pazienza per fare il bis di Cagliari"

Vincenzo Italiano. a colloquio con lo spagnolo Juan Miranda che dovrebbe essere confermato nel ruolo di laterale sinistro stante l’assenza di Charalampos Lykogiannis

"Attenzione, qualità e pazienza". Vincenzo Italiano fa la lista della spesa delle qualità che oggi il Bologna dovrà mettere in campo per regalare una gioia da tre punti anche al pubblico del Dall’Ara.

Il Lecce dell’ex rossoblù Luca Gotti da affrontare tra le cosiddette mura amiche in teoria è l’avversario perfetto per dare continuità alla vittoria di Cagliari. Ma vatti tu a fidare degli amici. Il Bologna al Dall’Ara non vince dall’1 aprile (3-0 alla Salernitana) e dopo sette mesi di astinenza frigge dalla voglia di interrompere la striscia. Anche perché perché Lazio e Fiorentina, tanto per guardare non troppo lontano dal proprio naso, sono potenziali concorrenti per un posto in Europa che dopo aver cambiato in estate, come il Bologna, il pilota in panchina dopo qualche iniziale balbettio adesso inanellano vittorie su vittorie.

Nulla vieta di pensare che possa accadere anche al Bologna e che Cagliari, in tal senso, abbia rappresentato una svolta. Non a caso il tecnico, nella chiacchierata in sala stampa della vigilia, parte proprio da lì pronunciando la parolina che fa felici tutti gli allenatori: continuità.

"La continuità è precisamente ciò che dobbiamo ottenere dopo una prestazione come quella di Cagliari – dice Italiano –. Per dare valore a quei tre punti voglio rivedere la stessa qualità e la stessa attenzione, a patto però di non allentare un po’ la presa come abbiamo fatto martedì nel secondo tempo, rischiando di rimettere in partita i nostri avversari".

Qualità, attenzione e pazienza. "Dovremo essere bravi a far girare la palla senza farci prendere dalla smania della vittoria – ordina il tecnico –. C’è una statistica che non mi rende felice: siamo la squadra che perde più palloni nella metacampo avversaria e questi sono errori che, con un avversario come il Lecce bravissimo a ripartire negli spazi, non possiamo permetterci".

Tutto logico a parole: ma con quale Bologna perseguire il piano, considerato che martedì si è giocato a Cagliari e tra tre giorni c’è la sfida di Champions col Monaco al Dall’Ara?

"Sotto l’aspetto fisico stiamo bene, tutti vanno forte e quindi possiamo spingere", dice il tecnico, che sembra così scartare l’ipotesi di un ricorso, più o meno significativo, al turnover.

C’è un’altra traccia di formazione anti-Lecce: "Per dare continuità a quello che di buono abbiamo fatto martedì domani tanti di quelli che hanno giocato col Cagliari saranno presenti".

Compreso, probabilmente, il modulo: il 4-2-3-1 con Odgaard a ridosso della punta centrale.

"Jens sposta bene il pallone e tira, ho l’impressione che quella sia la sua mattonella", spiega Italiano. Su altre mattonelle Ravaglia può dare il cambio a Skorupski, De Silvestri si riaccomoderà in panchina e davanti, stante il solito dilemma Castro-Dallinga (col primo favorito) ci potrebbe essere un volto nuovo sulle corsie esterne (Dominguez?).

Oggi, però, conta solo vincere. Peraltro a quota 15 punti Italiano eguaglierebbe il Motta delle prime dieci partite dello scorso campionato. E potrebbe essere l’inizio di un’altra bella storia.

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