Le vie del gol sono infinite (anche se per questo Bologna, fin qui, un po’ meno) e le carriere degli attaccanti spesso seguono traiettorie imperscrutabili. Ma oggi c’è un dato numerico inconfutabile: alla sua prima stagione da titolare Santiago Castro in campionato ha già fatto meglio di Joshua Zirkzee. Dopodiché Castro ha tutto il diritto di essere se stesso, senza soffrire l’ombra del paragone con l’illustre predecessore, così come si faceva un torto a Zirkzee parametrandone i giudizi sulle performance di Arnautovic, il nazionale austriaco di cui l’olandese fu la riserva nella sua prima stagione in rossoblù. I confronti, però, sono inevitabili: specie se interpreti il ruolo, sempre strategico, del centravanti.
Ebbene: un anno fa, dopo 7 giornate di campionato (e quando Castro era ancora un calciatore del Velez), Zirkzee aveva messo a referto 2 gol, vittime il Cagliari e l’Inter. Oggi, nell’identico segmento di campionato, Castro ha già castigato Como, Monza e Atalanta. E nel conto dell’argentino va messo anche l’assist per Iling-Junior a Como. Postilla: lo Zirkzee della scorsa stagione era andato a segno anche ad agosto in Coppa Italia col Cesena, mentre Castro a settembre è rimasto a secco con lo Shakhtar (non fanno testo i 15 minuti giocati nel finale di gara col Liverpool ad Anfield): ma con tutto il rispetto per i bianconeri di Romagna quel Cesena era una squadra di C mentre lo Shakhtar fa la Champions. Semmai si può osservare come il primo Zirkzee, quello che faceva la riserva di Arnautovic, in rossoblù si sbloccò esattamente due anni fa, il 16 ottobre 2024 a Napoli, nel giorno di un ko (2-3) che però fornì i primi segnali incoraggianti al Bologna di Thiago Motta. Oggi che sulla panchina rossoblù siede Vincenzo Italiano Castro, numeri alla mano, ha le potenzialità per replicare, in termini di gol, la doppia cifra raggiunta da Zirkzee a maggio, quando le reti a referto dell’olandese in campionato furono 11.
Se il calcio fosse una scienza esatta 3 gol in 7 giornate ne valgono 16 da qui a maggio: in campionato Lautaro Martinez, per citare il ‘Toro’ più illustre, al suo primo anno di A ne realizzò 6 in 27 partite. Però alla doppia cifra bisogna arrivarci sul campo, non con le proiezioni aritmetiche. Nell’attesa in Inghilterra assicurano che Chelsea e Arsenal abbiano già mandato i loro segugi a visionare Santiago dal vivo, ricavandone ottime impressioni: chi vivrà vedrà (e forse venderà).
Dopo il filotto con Como, Monza e Atalanta e il digiuno forzato col Parma sabato Castro vorrebbe tanto riannodare il filo del gol in quel di Marassi, in un Genoa-Bologna che vale molto di più di quello dello scorso 24 maggio, quando il Grifone all’ultima giornata giganteggiò imponendosi per 2-0 sui resti di un Bologna ancora inebriato dalla festa Champions in piazza Maggiore. Al Ferraris, quella notte, Santiago non incise. Ma adesso ha tutto il tempo per incidere, da qui a maggio, come e più del centravanti olandese che aveva fatto innamorare di sé una città intera.
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