MASSIMO VITALI
Sport

Calma Fenucci "Il Bologna sta bene. Non c’è da essere preoccupati"

L’ad sul momento della squadra: "Vediamo come lavora Italiano, i risultati arriveranno. E le altre sono tutte lì"

L’ad del Bologna, Claudio Fenucci, nell’Aula Magna di Santa Lucia (Schicchi)

L’ad del Bologna, Claudio Fenucci, nell’Aula Magna di Santa Lucia (Schicchi)

Ma cos’è questa crisi? Se c’è di sicuro non abita nei pensieri di Casteldebole e men che meno, il giorno dopo, in quelli di Claudio Fenucci, l’ad rossoblù che ieri ha portato la voce del club agli Stati Generali del calcio nell’Aula Magna di Santa Lucia, alla presenza di tutti i big della politica del pallone. Ma c’è la politica e poi c’è il campo: e quello è un terreno scivoloso, che fin qui, al netto delle prestazioni convincenti offerte con Atalanta e Liverpool, non sta offrendo grandi spunti di felicità al Bologna di Vincenzo Italiano. Fenucci, però, professa ottimismo e serenità.

"Il Bologna sta bene – assicura il capo azienda rossoblù –. Sia col Liverpool che col Parma, nonostante qualche difficoltà, abbiamo fatto prestazioni di intensità. Certo ieri (col Parma, ndr) potevamo vincere, ma forse abbiamo un po’ pagato la stanchezza per la gara col Liverpool". Fiducia a oltranza, insomma. Anche perché, continua Fenucci, "piano piano si sta vedendo la mano dell’allenatore e del suo staff, che ci stanno mettendo impegno per cambiare fisionomia di gioco alla squadra".

L’impegno è fuori discussione. Ma i risultati delle prime 9 partite ufficiali della stagione, che registrano il magro bottino di una sola vittoria, dicono che cotanto impegno fin qui ha pagato solo in parte. "Se guardiamo agli episodi – dice Fenucci – sia la partita col Parma che quella con l’Udinese potevamo vincerle. E’ chiaro che però bisogna saper sfruttare le occasioni che creiamo". Sono le stesse parole pronunciate domenica sera da Italiano nel dopo partita del derby’ steccato’ con Pecchia, quando non è bastato quasi un tempo intero in superiorità numerica per bucare la porta di Suzuki.

Nuvoloni all’orizzonte, però, a Casteldebole non se ne vedono. "Non sono assolutamente preoccupato – taglia corto Fenucci – perché vediamo come lavorano Italiano e gli uomini del suo staff e vediamo la disponibilità del gruppo che allena". Conclusione: "Siamo fiduciosi e pensiamo che i risultati prima o poi arriveranno".

Meglio prima che poi, pena il non dover fronteggiare a lungo il venticello del dissenso che già ieri cominciava a spirare in città. "In classifica sono tutte lì – osserva Fenucci –. Sappiamo che replicare il percorso della scorsa stagione è molto difficile, perché si è trattato di un’annata eccezionale. Però stiamo creando le condizioni per iniziare un nuovo ciclo e bisogna assemblare concetti di gioco diversi".

La famosa transizione da Motta a Italiano, che col Parma ha subito una preoccupante battuta d’arresto. Barra dritta, però. "Pensiamo alla prossima partita, quella col Genoa, che sarà la più importante della stagione". Ma solo perché è la prossima, non perchè Italiano si giochi a Marassi, dopo la sosta, una fetta, piccola o grande, di fiducia. "No, tutte le prossime partite sono importanti", rimarca l’ad rossoblù. E qui, nel ‘pensiamo solo alla prossima’, c’è una traccia dell’ombra di Thiago. Un fantasma difficile da scacciare.

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