Bologna, 29 agosto 2010 - Il presidente del Bologna Sergio Porcedda ha annunciato l’esonero di Franco Colomba e di tutto il suo staff tecnico, ad eccezione del preparatore dei portieri Franco Paleari. I motivi dell’esonero, a 24 ore dall’esordio con l’Inter, sono da imputare «ad una mancanza di sintonia tra i nostri programmi e il tecnico.

Non c’è stata una goccia che ha fatto traboccare il vaso - ha detto il presidente -, ma fin dall’inizio ci siamo accorti che il tecnico non riusciva a sposare la nostra linea in pieno. Anzi per dirla tutta all’inizio la permanenza del tecnico non era nei nostri programmi, poi dopo aver conosciuto la persona ho pensato che fosse giusto andare avanti con Colomba. Anzi vi devo dire che abbiamo preso questa decisione ora per permettere ad una brava persona di potersi trovare anche durante questa stagione sportiva un’altra squadra, cosa che non sarebbe potuta avvenire nel caso fosse sceso in campo domani sera». Quindi all’origine soprattutto l’idea che questa squadra, composta soprattutto da giovani, non fosse all’altezza della situazione.


Più chiaro anche su chi abbia influito in maniera determinante sull’esonero, il consulente di mercato Carmine Longo: «Se non abbiamo fatto prima questa scelta è stata anche colpa mia perchè ero convinto che Colomba potesse cambiare. Ed invece non si è accorto che il suo ruolo era molto diverso da prima. Ha chiamato giocatori in prova, ha contattato un portiere austriaco, ha continuato a chiamare in causa giocatori del passato (Guana, Raggi, Adailton, Zalayeta ndr) che fin da subito gli avevamo detto che non avremmo più voluto. Ora posso dire che se al presidente questo esonero fa male, a me no perchè non c’era sintonia nelle idee che volevamo portare avanti».
 

Porcedda non ha voluto fare nomi per il successore. Domani sera la squadra scenderà in campo agli ordini dell’allenatore della Primavera Paolo Magnani, quindi, dopo la pausa di martedì, mercoledì sarà presentato il nuovo tecnico. Che sarà sicuramente italiano e non sarà Beretta a causa di alcuni problemi con i suoi procuratori («con certe persone non lavoriamo» ha detto Porcedda). In pole position Alberto Malesani, anche se non sono da escludersi altri inserimenti come quello di Ballardini.