Natale con i tre punti di Torino, Pasqua si vedrà. Ma intanto col Verona c’è un San Silvestro da festeggiare col botto. Più che guardare al calendario tradizionale Vincenzo Italiano guarda a quello del suo Bologna.
Tra la trasferta vittoriosa sul campo del Torino e la gara casalinga con la Roma del 12 gennaio, prima giornata del girone di ritorno, i rossoblù di fatto giocheranno una sola partita in ventidue giorni: il posticipo di campionato di lunedì notte al Dall’Ara col Verona. A seguire, tra campionato, Champions League e Coppa Italia, scatterà invece un tourbillon di 9 gare in 28 giorni. E lì sarà importante beneficiare di una rosa lunga a cui, sul campo, si sono aggiunti i petali dell’ultimo mercato estivo, finalmente quasi tutti incisivi.
Fine d’anno vicino, tempo di bilanci. E in attesa di riempire l’ultima casella col Verona è impossibile non lustrarsi gli occhi di fronte al 2024 d’oro dei rossoblù in campionato. Nella classifica dell’anno solare, con una sola giornata di campionato ancora da disputare prima del 2025, il Bologna attualmente occupa il quarto posto a braccetto col Milan, con un bilancio di 17 vittorie, 14 pareggi e sole 5 sconfitte in 36 partite.
In questa graduatoria che assegna gli oscar della serie A del 2024 che sta per andare in archivio comanda l’Inter scudettata di Simone Inzaghi, dall’altro degli 86 punti raccolti in 36 partite, al secondo posto c’è l’Atalanta di Gasperini, con 80 punti in 37 partite, e al terzo c’è la Lazio che in dodici mesi ha avvicendato tre allenatori, Sarri, Tudor e Baroni, ma i cui conti complessivamente tornano se è vero che il bilancio finale (e ancora parziale) dei biancocelesti è di 68 punti in 37 partite.
E il Bologna? I rossoblù in questo anno solare hanno letteralmente volato, issandosi a un quarto posto virtuale (nonostante una partita in meno, quella col Milan, che verrà recuperata nel nuovo anno solare) che in campionato rappresenta il marchio di fabbrica di un cammino da Champions. E il bello è che a Casteldebole ci sono riusciti non patendo il salto, sulla carta delicatissimo, tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano.
Con Thiago il Bologna in campionato ha viaggiato appena un po’ più veloce, se è vero che è i suoi 37 punti in 20 partite raccolti da gennaio a maggio valgono una media di 1,85 a partita, contro l’1,75 di Italiano, che di punti ne ha racimolati, da agosto a oggi, 28 in 16 partite. La sostanza non cambia: se con in sella l’attuale tecnico della Juve in campionato i rossoblù hanno incassato solo 3 sconfitte (1-2 con il Cagliari, 0-1 con l’Inter e 0-2 con il Genoa) con Italiano la quasi imbattibilità è rimasta invariata, dal momento che i sue soli ko in questa stagione sono stati quello di Napoli e quello con la Lazio, in entrambi i casi con uno 0-3 finale.
Cinque sole sconfitte in dodici mesi fanno di gran lunga del 2024 l’anno solare più virtuoso dell’era Saputo, lontano anni luce dalle stagioni anonime dei tredicesimi posti. Questa è vera crescita, certificata dai numeri.
E lo è anche poter esibire, in campionato, la terza miglior difesa del 2024, con 35 gol subiti in 36 partite. Meglio hanno fatto solo l’Inter con 29 e la Juve con 33. Occhio però, perché con novanta minuti ancora da giocare i rossoblù, qualora battessero lunedì il Verona, potrebbero insidiare il terzo posto della Lazio, attesa domani notte all’Olimpico dal complicatissimo esame Atalanta.
Naturalmente il ragionamento vale anche per il Milan, che domenica sfiderà in casa la Roma. Gran finale, per l’appunto. E gran Bologna. Comunque si chiuda, a Casteldebole è un 2024 di cui andare decisamente fieri.
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