di Marcello Giordano
Arriva lo Spezia, e il Bologna è a un altro bivio decisivo. All’andata, il pareggio per 2-2 al Picco segnò la parola fine sull’avventura tecnica di Sinisa Mihajlovic in rossoblù. Il club in estate aveva deciso di rispettare l’ultimo anno del contratto del tecnico, nonostante la ricaduta della leucemia, le difficoltà e le sofferenze emerse fin dall’estate. Di fronte al pareggio e a un bilancio di 3 punti in cinque gare, arrivò la sofferta scelta dell’esonero, per trovare soluzione a una crisi più profonda: il Bologna infatti era reduce da 4 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte (con 22 gol segnati e 31 subiti) nelle ultime 24 partite di serie A. Sarebbe poi arrivato Thiago Motta, ex allenatore proprio dello Spezia e in corsa già dall’estate, insieme a De Zerbi, per la panchina rossoblù, prima che Saputo decidesse per rispettare l’ultimo anno di contratto sperando che Sinisa potesse risollevarsi. Non è stata storia a lieto fine, purtroppo. E non è stato neppure semplice l’approccio di Thiago, che dopo contestazione preventiva e fischi, è riuscito a entrare nelle corde dei giocatori traghettando il Bologna fino ai 23 punti di fine girone di andata. E con qualche rammarico per i punti gettati al vento e un’emergenza che non accenna ad allentare la presa. Il tecnico sfiderà il proprio passato. Il Bologna rivivrà un recente passato denso di emozioni, domani sera.
E la squadra? E’ a un bivio pure essa. Non vincere, dopo l’occasione sprecata con l’ultima della classe, significherebbe consegnarsi con ampio anticipo all’ennesima stagione anonima ed è questo il timore di parte della piazza, a cui il pari con la Cremonese è parso l’ennesimo film già visto. Il tutto all’interno di un mercato che non ha ancora fatto registrare acquisti, con la sensazione che serpeggia tra social e radio di un Sartori che non abbia avuto mani libere per dare la sua impronta al nuovo Bologna, con la rivoluzione rimandata all’estate.
Ma la sfida con lo Spezia è stata e sarà un bivio anche per diversi calciatori: in primis Barrow, che nei due confronti della stagione 2020-21 sbagliò dure rigori contro i liguri perdendo il ruolo di rigorista e prendendosi i primi rimbrotti da Mihajlovic. Tra l’altro, in Coppa, lo Spezia eliminò il Bologna ai supplementari, unica vittoria spezzina contro i rossoblù da quando entrambe le squadre militano in serie A(il bilancio in campionato dice 3 vittorie per il Bologna e 2 pari in 5 gare). Oggi Barrow è in crisi conclamata, rischia di perdere il posto da titolare per Zirkzee e Soriano (o Aebischer) ed è sotto esame, come pure Schouten, che all’andata realizzò un’autorete incredibile. Urge un rilancio immediato. Anche perché dopo lo Spezia, il Bologna dovrebbe iniziare a recuperare qualche pedina: Medel in primis. Il calendario proporrà poi a stretto giro di posta Fiorentina, Monza e Samp. Sfide complicate, ma alla portata, per sperare di rivitalizzare la classifica e provare a uscire dall’anonimato: almeno per quache domenica.