
Da sinistra: Lewis Ferguson, Sam Beukema e Dan Ndoye, tre tra i giocatori più corteggiati dalle altre squadre (Schicchi)
Minima spesa, massima resa. Che poi andiamoci piano con le facili etichette. Definire minima la spesa di un proprietario, Joey Saputo, che nei suoi dieci anni in sella al Bologna ha investito una somma non lontana dai 300 milioni sarebbe una mistificazione della storia. La verità è che Saputo dal 2014 ha speso tanto, e non solo nel parco calciatori. Quel che invece si può dire, alla luce dei numeri, è che negli ultimi anni l’azionista di maggioranza canadese ha speso un po’ meno ma ha speso meglio, cosa che succede quando ti affidi a un uomo mercato come Giovanni Sartori che ha sempre fatto le fortune, tecniche e finanziarie, dei suoi presidenti, come la recente storia di Chievo e Atalanta insegna.
Il sito specializzato ‘Calcio e Finanza’ ha analizzato versamenti e sponsorizzazioni dei proprietari dei club di A dal 2020 al 2024. Ebbene: in una graduatoria che vede largamente in testa la Roma dei Friedkin (702 milioni), seguita a debita distanza da Juventus (383), Parma (300), Milan (190), Monza (188), Genoa (188), Inter (175) e Fiorentina (114), il Bologna figura al dodicesimo posto a quota 82 milioni. ‘Calcio e Finanza’ analizza solo una parte della storia e non entra nel dettaglio di spese e ricavi delle varie sessioni di mercato. Lo studio si limita a fotografare i capitali versati dai proprietari (anche in forma di sponsorizzazioni) in quei quattro anni. Alla luce di questi numeri, però, la crescita tumultuosa che il club rossoblù ha fatto registrare negli ultimi due anni appare sotto una luce ancora più virtuosa.
Il ritorno in Champions League a coronamento della stagione 2023-24 sessant’anni dopo l’ultima apparizione e la stagione in corso che vede i rossoblù in lizza per centrare due traguardi, ovvero una nuova qualificazione europea e la possibilità di conquistare la finale della Coppa Italia, sono successi sportivi costruiti nell’alveo di investimenti mirati che stanno portando i loro benefici effetti anche sulle casse del club. A Casteldebole i conti economici cominciano a tornare se è vero che il Bologna si appresta a chiudere il suo primo bilancio in attivo. E tornano i conti anche nella valutazione del parco calciatori a giudicare dall’ultimo aggiornamento del valore della rosa fotografato da un altro sito specializzato: Transfermarkt.
Da un valore dell’organico rossoblù che a inizio stagione era stimato di poco superiore ai 250 milioni Transfermarkt fissa a 286 milioni il valore della rosa rossoblù oggi. Parliamo di una crescita di 35 milioni, di poco inferiore al +38 milioni fatti registrare da un’altra bella realtà del nostro calcio come il Como. Chi cala vistosamente sono Milan (-46 milioni) e Juventus (-22), inevitabile conseguenza di due stagioni deludenti.
Chi sono i volani della crescita rossoblù? Tutte le strade portano ai due argentini, Castro e Dominguez: il primo consacratosi a più che degno erede di Zirkzee, il secondo esploso a dicembre. La doppia chiamata in nazionale dei giorni scorsi ha certificato la crescita dei due e insieme le ha dato un’ulteriore spinta.
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