MASSIMO VITALI
BFC

Il momento d'oro del Bologna, Saputo: "Possiamo sognare"

Il presidente al brindisi di Natale dopo il passaggio del turno conquistato in Coppa Italia e il quarto posto da tenere stretto. Di Vaio: "Thiago è una sorpresa quotidiana". Sabato esame Atalanta

Thiago Motta, a sinistra, e l’abbraccio con Dan Ndoye: Bologna in estasi (Schicchi)

Thiago Motta, a sinistra, e l’abbraccio con Dan Ndoye: Bologna in estasi (Schicchi)

Bologna, 22 dicembre 2023 – Se è un sogno allora non svegliateci. Ma non è un sogno: è il Bologna senza limiti, e ammazzagrandi, di Thiago Motta. Constatare come Thiago da un anno abbondante a questa parte mostri la capacità più unica che rara di trasformare in oro tutto quello che tocca, dopo l’impresa in Coppa Italia con l’Inter è quasi banale. Se poi, entrando più nello specifico, il Re Mida sia Motta che ha ‘toccato’ Zirkzee trasformandolo in pochi mesi nell’oggetto del desiderio di mezza Europa o se viceversa sia il riccioluto Joshua ad aver moltiplicato, con le sue giocate sopraffine, il valore della squadra è un po’ come chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina.

Di certo la gallina di Casteldebole in questo 2023 sforna solo uova d’oro. Il successo all’overtime di mercoledì notte in casa Inter, con annessa la chance di sfidare la Fiorentina al Franchi nei quarti di Coppa Italia (9 o 10 gennaio in gara secca), ha scatenato la voglia di sognare di una piazza che a dicembre, prima dell’arrivo di Motta e Sartori, nella migliore delle ipotesi vagheggiava la colonna sinistra della classifica.

Ma l’impresa del Meazza insegna che grandi si diventa anche abituandosi a fermare le grandi. Il 2023 che si sta chiudendo il Bologna di Thiago lo ha inaugurato a gennaio con due sconfitte per mano di Roma e Atalanta, ma da allora il bilancio con le grandi è trionfale: due vittorie e un pari con l’Inter, una vittoria e un pareggio con Roma e Lazio, due pareggi con la Juve e altrettanti segni X col Napoli campione d’Italia. Al tirar delle somme i rossoblù si sono inchinati solo al Milan di Pioli alla prima di campionato, quando però col mercato aperto Motta aveva ancora un organico incompleto.

Domani al Dall’Ara c’è l’Atalanta del maestro Gasperini, a cui Motta è particolarmente devoto. Ad aprile al Gewiss Stadium i rossoblù inflissero un’autentica lezione di calcio alla Dea, piegata con un perentorio 0-2 a firma di Sansone e Orsolini.

"Il Bologna è lo specchio del Motta calciatore, che in campo non sbagliava mai" è stato in settimana l’elogio di Gasp. "Thiago è una sorpresa quotidiana – raccontava invece ieri il diesse Marco Di Vaio a Sky –. Ha letture da grande allenatore e idee di calcio di alto livello. Sta facendo un lavoro incredibile e spesso fa cose da farti stropicciare gli occhi".

Domani l’Atalanta in campionato, dopo l’Epifania la Fiorentina nel derby fratricida di Coppa. Proprio la Viola da gennaio ad oggi è l’unica squadra di prima fascia, insieme con il Milan, ad aver sconfitto i rossoblù. È successo il 12 novembre al Franchi: un 2-1 che a Casteldebole grida ancora vendetta e che farà da colonna sonora alla preparazione di un’altra notte da sogno. A proposito di sogni.

"L’Europa? Magari. Sarebbe un bellissimo regalo di Natale, anche se da scartare a maggio: però siamo solo a metà strada", diceva ieri Di Vaio. A Saputo invece al brindisi di Natale è scappato un "possiamo sognare, ma viviamo il presente". Facile, se è un presente da sogno.

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