Bologna, 12 maggio 2024 – Una stagione da sogno anche sugli spalti. Questa Champions League è anche del tifo rossoblù, capace di trascinare la squadra sia in casa che in trasferta. Già, la trasferta: che fosse una stagione speciale per il Bologna lo si era capito fin dal primo esodo a Verona di metà settembre. Una febbre da cui i tifosi (video) non sono mai guariti, riempiendo ogni stadio e sostenendo i ragazzi di Thiago Motta dagli spalti.
E così, dal Bentegodi a Monza, da Milano sponda Inter al Mapei di Reggio Emilia, e ancora Lecce e Salernitana a dicembre, Udine a Capodanno, il charter organizzato dai tifosi per Cagliari. Poi Milano sponda rossonera, la sveglia presto per Roma contro la Lazio (si giocava alle 12.30), i mille biglietti bruciati a Bergamo nello scontro diretto contro l’Atalanta, il diluvio di Empoli. E ancora l’esodo romano per lo spareggio Champions contro la Roma, con tremila tifosi festanti all’Olimpico. Poi Torino e la chiusura in bellezza, a Napoli, nello stadio che fu di Diego Armando Maradona, dove la Storia è effettivamente avvenuta.
Questo il film delle trasferte rossoblù, spesso con succosa scena dopo i titoli di coda. È diventata infatti ormai un’abitudine, durante la stagione, darsi appuntamento a Casteldebole per celebrare la squadra come si deve. E poco importa se si fanno le ore piccole, l’importante è aspettare i propri eroi, tra cori e fumogeni. Migliaia i tifosi ogni volta a Casteldebole a tarda notte di rientro dalle trasferte: citiamo la folla al ritorno dalla vittoria con l'Inter in Coppa Italia, quella da Bergamo in cui negli occhi dei tifosi si iniziava a vedere la consapevolezza di un sogno ad occhi aperti, i tifosi dopo Roma e infine l’accoglienza dopo il successo contro il Napoli, con Orsolini e Ravaglia mattatori assoluti, in cui si è iniziato a pregustare il dolce sapore della Champions, in attesa solo dell’aritmetica.
Senza considerare il Dall’Ara, fortino in cui la squadra di Thiago Motta ha perso soltanto due volte: la prima all’esordio in campionato, il 21 agosto, contro il Milan e la seconda contro l’Inter. Quaranta punti finora conquistati tra le mura amiche, di cui un filotto di 10 vittorie consecutive da settembre 2023 a marzo 2024. Una stagione magnifica e un degno premio per tanti anni di chiaroscuro vissuti dai tifosi dai gradoni: il Dall’Ara, quest’anno, ha visto numeri mai registrati negli ultimi anni, con almeno 20.000 spettatori di media per le partite casalinghe. Il Bologna di Thiago Motta, attraverso il bel calcio e risultati da capogiro, è riuscito a infiammare di nuovo la piazza, facendo tornare allo stadio anche i più scettici dopo anni bui.
Uno stadio sempre festante, trascinato dal coro simbolo della stagione, ossia ‘Bologna, la mia vita te la dedico’, divenuto marchio di fabbrica tra i supporters rossoblù e che sintetizza appieno lo spirito del tifo rossoblù, fatto di antichi fasti e tante delusioni recenti. Un coro della rinascita, che ha catapultato il Bologna sulla vetta più alta dell’Europa e citato anche nella spettacolare coreografia della curva Andrea Costa contro l’Udinese. E nell’attesa di sentire la famosa musichetta della Champions anche al Dall’Ara, i tifosi pregustano già il sapore di prestigiose trasferte a Madrid, Manchester o Liverpool.