Bologna, 14 gennaio 2021 – Ex giocatori a confronto, con un passato, quello appartenuto ai paesi nei quali sono cresciuti, fatto di conflitti e di guerre: Sinisa Mihajlovic e Ivan Juric. Il primo, serbo, difensore centrale; il secondo croato, centrocampista. Entrambi hanno legato una grossa fetta della loro avventura calcistica, quando ancora calcavano i campi, all’Italia, e proprio in Italia hanno deciso di rimanere per allenare. Entrambi figli dell’est Europa, entrambi carichi di un baule di ricordi, non solo legati al mondo del pallone, dal quale ogni tanto estraggono regole di vita, da applicare in campo e fuori.
Rimanendo solo sull’aspetto sportivo, sono solamente cinque i precedenti tra Juric e Mihajlovic: il primo, nel dicembre del 2015, quando in Coppa Italia il Milan di Sinisa batté per 3 a 1 il Crotone di Ivan; stesso esito un anno esatto dopo, sempre a dicembre, ma con protagoniste due squadre diverse, dato che in quel caso il croato allenava il Genoa e il serbo il Torino, con i granata che si imposero per 1 a 0 sui liguri.
La vendetta Juric la ottenne sempre in quel campionato (2016/2017), quando al ritorno il Genoa superò 2 a 1 il Torino, grazie alle reti di Rigoni e Simeone. Per quel che riguarda, invece, le avventure bolognesi e veronesi, due pareggi negli unici due precedenti: 1 a 1 nell’agosto del 2019, quando Sinisa si presentò in campo per guidare la sua squadra, a due mesi circa di distanza dall’annuncio della sua malattia, e il 19 gennaio del 2020, circa 360 giorni fa, quando al Dall’Ara, al gol di Bani rispose il colpo di testa di Borini.
Fin qui, in campionato, la superiorità dell’Hellas, almeno guardando la classifica, sembra essere schiacciante: nono posto, contro il tredicesimo del Bologna, 27 punti conquistati (17 quelli rossoblù); 22 le reti segnate e 16 quelle subite, con il Bologna che ha siglato un gol in più dei gialloblù, subendone però 31 in totale. Sabato, alle 15, il sesto confronto tra i due tecnici, con le due squadre che stanno al momento attraversando periodi decisamente diversi.
Lo scorso anno, con Juric, il Verona chiuse nono, con 49 punti conquistati, a meno due dal Sassuolo ottavo: il Bologna arrivò a stretto giro di posta, con 47 punti totalizzati e il dodicesimo posto finale. Equilibrio tra Juric e Mihajlovic, lo stesso equilibrio che tra Croazia e Serbia non si ebbe per parecchio tempo.