Bologna, 29 febbraio 2024 – Bologna e Virtus a braccetto per una grande stagione europea. Il filo conduttore è il legame che si è creato tra i giocatori delle due squadre e la città.
L’ennesimo esempio l’abbiamo avuto ieri sera, con i giocatori rossoblù presenti alla Segafredo Arena per la gara interna di Eurolega contro Valencia.
E non è la prima volta: Joshua Zirkzee e Dan Ndoye sono ospiti ormai fissi delle grandi notti di Eurolega della Virtus, ma quest'anno in Fiera si sono visti anche Orsolini, Saeleamakers, Calafiori e De Silvestri, anche con le rispettive compagne.
Ieri sera c’era anche Castro: il nuovo arrivato sembra essersi già ambientato in città e, come una settimana fa al Dall’Ara, è rimasto colpito dal tifo della Segrafredo Arena filmando anche la curva con il telefonino.
Un amore viscerale dei protagonisti di questa grande stagione rossoblù, che va di pari passo anche con quella di Belinelli e compagni in Eurolega.
In particolare, Zirkzee e Ndoye sono tra i più scatenati in parterre: addirittura l'olandese, che a suon di gol e giocate sta facendo sognare una città intera, si presenta a palazzo con la maglia di Devontae Cacok.
Un momento d'oro per Bologna, dunque, impreziosito ancora di più da un legame fortissimo venutosi a creare tra gli sportivi della città e il territorio. Chissà che questo non possa convincere alcuni giocatori in orbita mercato a rimanere sotto le Due Torri anche i prossimi anni (Joshua su tutti).
Scambio di tifo
La partecipazione e il supporto dei giocatori rossoblù non è passata inosservata nemmeno agli uomini di Banchi, che dopo ogni gara interna salutano i calciatori come a stringere un rapporto di amicizia tra sport (continuandolo poi sui social, con diversi siparietti).
Di più: alcuni hanno anche ricambiato il favore, andando allo stadio per tifare Bologna. Lundberg e Polonara si sono visti spesso al Dall'Ara, con il primo a postare sui propri social il momento e ‘taggando’ nelle proprie storie di Instagram i calciatori rossoblù. Una sorta di unione tra i beniamini della città, a sigillo di un momento storico sportivo memorabile per la storia di Bologna.
D’altronde, l’obiettivo, nobile, è lo stesso: rappresentare la città e far divertire i propri tifosi, regalando serate di sport memorabili che da troppo tempo il pubblico bolognese non viveva.